Formazione
Dalla lombardia il decalogo delle comunit
Prevenzione ed educazione, meno burocrazia, pari dignità tra pubblico e privato. E il ministro Ferrero risponde che...
Alla vigilia della Giornata mondiale contro la droga, il 26 giugno, c?è un lieto evento nel mondo delle comunità terapeutiche. Il 21 giugno è nata a Milano la nuova Associazione delle comunità lombarde. L?idea è venuta ad Exodus, e dopo sei mesi di gestazione sono più di dieci le realtà che hanno aderito, tra cui l?Arca di Como, la Centralina, Crescere insieme, la Casa del giovane di Pavia. Alla base dell?associazione c?è il bisogno delle comunità di sentirsi meno isolate. A fare da collante ci sono tre punti, i paletti di una precisa filosofia d?azione. «Innanzitutto puntiamo sulla valorizzazione della ?risorsa comunità?, degli interventi residenziali, dei progetti con una presa in carico pesante», spiega Franco Taverna, coordinatore della Fondazione Exodus. «Gli altri due punti sono la caratterizzazione educativa delle nostre comunità e la consapevolezza di svolgere un servizio di natura pubblica». L?associazione ha tradotto tutto questo in un decalogo, una sorta di appello che don Antonio Mazzi aveva anticipato a Vita e che a fine maggio è stato inviato ai ministri Turco e Ferrero. Alla base di tutto c?è il privilegio assegnato al sistema preventivo ed educativo, che ha per primo corollario il dire esplicitamente che «la droga fa male», che «drogarsi non è un diritto» e che «il tossicodipendente va aiutato e non punito». Seguono la richiesta di una «operatività leggera, meno burocratica possibile», di una «vera pari dignità tra servizi pubblici e servizi del privato sociale», il potenziamento dei percorsi comunitari e l?adeguamento dei parametri economici degli interventi residenziali.
All?appello ha risposto – in fretta e di persona – il ministro Ferrero. Ha scritto a don Mazzi: «È difficile non essere d?accordo su numerose questioni sollevate nel documento». L?implicito non è da poco: vuol dire che il ministro si sta sbilanciando sull?impianto educativo delle comunità terapeutiche. «Vi chiedo di continuare a portare il vostro contributo di idee», chiude Ferrero, anche in vista della «nuova Conferenza nazionale sulla droga che si terrà presumibilmente nel primo trimestre del 2008».
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