I Comitati sono i fratelli minori delle associazioni e delle fondazioni. Previsto dal Codice civile, un comitato si costituisce anche per scrittura privata. La cosa più semplice, spiegano quelli del Cocomi, Coordinamento dei comitati milanesi, è indire un’assemblea che definisca un verbale con: la denominazione del comitato, il suo obiettivo e il motivo della sua costituzione; la sede; un elenco delle persone che lo costituiscono e la/le persone incaricate a rappresentarlo. È consigliabile trascrivere l’atto su carta da bollo e registrarlo all’Ufficio del Registro, così si semplificheranno i rapporti con enti pubblici e privati (per esempio per fare la richiesta di occupazione di suolo pubblico per iniziative e presidi). «È possibile», sottolinea Carlo Mazzinii esperto di non profit, «trasformare il comitato in associazione o fondazione, piuttosto che chiudere il comitato per costituire un ente più strutturato. Le previsioni di futura devoluzione devono però essere già previste nell’atto costitutivo».
Partecipa alla grande indagine nazionale sul lascito solidale!
Sei un ente del Terzo settore?
Hai ricevuto almeno un lascito solidale?
Partecipa alla grande survey nazionale e riceverai in anteprima il report di ricerca!