Non profit

Dall’Italia le protesi per Oghi

Nadiansuren Otgongerel, per gli amici Oghi, 33 anni, focomelica, in Mongolia dove vive potrà usare protesi alle gambe grazie alla solidarietà italiana

di Redazione

Federica Bianchi, presidente di Disabili No Limits, ha inviato una lettera per raccontarci la storia di Oghi.

«NADIANSUREN OTGONGEREL,”OGHI”, nata in Mongolia il 19-12-1976, affetta da focomelia e in condizioni indigenti dal punto di vista economico, ha conosciuto Claudio Benetton nell’ottobre 2008 ad Arvaikheer, tramite padre Giorgio Marengo dei Missionari della Consolata che da alcuni anni operano in Mongolia (http://www.mongolia.it/articoli.htm). In seguito a quel viaggio  Benetton rimase molto colpito dall’intraprendenza della ragazza che senza due gambe e due mani era assolutamente autonoma negli spostamenti, nel vestirsi, lavarsi e nel mangiare, ma vedendo le difficoltà che aveva a causa delle scarse performance e dell’elevato peso delle sue protesi, decise di aiutare la ragazza in qualche modo.

In seguito ad un articolo apparso su di un giornale Claudio Benetton conosce Bonacini Daniele, amputato, che ha fondato la Roadrunnerfoot Engineering srl per rendere la tecnologia accessibile all’utenza e membro di Disabili No Limits, una associazione senza fine di lucro che mira a donare ausili a soggetti disabili economicamente indigenti. Decise di contattarlo e insieme si fecero la promessa che avrebbero aiutato OGHI.
Grazie ad una piccola donazione della Croce Rossa di Montebelluna e del Lions Club di Valdobbiadene (TV), per coprire i costi di produzione dei pezzi e della manodopera, ma soprattutto alla volontà e alla disponibilità dell’Ortopedia Pirola, gestita dalla famiglia Pirola da tre generazioni, presente a Monza da più di 60 anni e pronta ad accettare le sfide che si presentano nell’ortopedia, è stato possibile realizzare due protesi ortopediche tecnologicamente avanzate: riduzione del peso delle protesi rispetto a quelle utilizzate da OGHI (2,5 kg contro i 5 kg delle precedenti) e montaggio sulle protesi di OGHI due piedi in fibra di carbonio ad accumulo e restituzione di energia, che consentono ad OGHI di camminare in modo fluido e senza un elevato dispendio energetico.

Inutile dire che si poteva leggere negli occhi di OGHI, quando le protesi erano finite, la felicità che si vede negli occhi di un bambino davanti ai regali sotto l’albero di Natale.

Forse questo episodio farà da preludio ad imprese più grandi come quella della fornitura delle protesi in Africa, tema molto a cuore di Disabili No Limits e per cui la nostra associazione si batte da ormai due anni per reperire i fondi necessari a fornire una protesi di concept occidentale al costo di circa 250 euro».

roadrunnerfoot@libero.it 

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