Non profit
Daniele Pellicciardi: volontario nel nome di mamma e papà
Nel 2007 tre stranieri massacrarono i suoi genitori
di Redazione
20 agosto 2007. A Gorgo al Monticano, nel cuore della Marca trevigiana, due anziani coniugi, guardiani di una grande villa, vengono massacrati da tre banditi, due albanesi e un romeno. Per Guido Pellicciardi, 67 anni e la moglie Lucia Comin, 60, non c’è nulla da fare.
29 settembre 2009. A Oderzo, pochi chilometri da Borgo al Monticano, Daniele Pellicciardi, figlio di Guido, ex guardia giurata, ora magazziniere («la pistola l’ho data via subito dopo la tragedia») e padre di due figli di 13 e 11 anni (il minore è in seminario), diventa il presidente degli Osservatori volontari opitergini. I rondisti di Oderzo incominceranno l’attività a novembre. A chiedere a Pellicciardi (che non ha mai militato in un partito politico) di assumere la carica è stato il sindaco Pietro Dalla Libera (eletto nelle liste di “Oderzo sicura”).
«Lo faccio per loro», ha detto Pelliciardi alla stampa locale riferendosi ai suoi genitori, «per la mia famiglia e per la comunità di Oderzo». «È facile fare i buonisti con le teorie. Quando sei scottato la prospettiva cambia. Diventi più sensibile alla realtà esterna. Il fatto è che la criminalità nei nostri Paesi per il 90% parla straniero. «C’è stato troppo lassismo. Bisogna rimediare», ha aggiunto il figlio di Guido. La parola “ronde” però non convince il neo presidente: «Preferisco la definizione di volontari per la sicurezza». Quanto all’immigrazione, «quella clandestina va fermata, su questo sono d’accordo con la Lega». Come è anche giusto coinvolgere i cittadini nei controlli sul territorio, «le forze dell’ordine da sole non ce la fanno». Al Corriere della sera nella recente intervista Pellicciardi si è detto anche pronto a fondare un’associazione che riunisca le persone desiderose «di fare qualcosa di positivo per la propria gente».
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