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Darfur: “Caro Bush…”

Il Washington Post rivela una lunga lettera privata scritta dal presidente sudanese Beshir al suo omologo statunitense sul caso Darfur

di Redazione

Il ‘Washington Post’ rivela che il presidente americano George W. Bush ha ricevuto lo scorso mese una lunga missiva privata da parte del suo omologo sudanese, Omar Hassan al-Bashir. Il capo di stato di Khartoum, in una lettera inviata al capo della Casa Bianca, ha esposto il suo punto di vista sulla situazione della tormentata regione sudanese occidentale del Darfur, dove oltre 450mila persone sono morte in quattro anni di guerra civile, qualificata da Washington come un caso di “genocidio” perpetrato dal regime sudanese contro le popolazioni civili del Darfur.

La lettera di Bashir, venuta alla luce solto ora, viene descritta da fonti dell’Amministrazione Bush come un “piagnisteo”, peraltro “ben scritto”, in merito alla pressioni statunitensi per l’estensione della malequipaggiata forza di pace dell’Unione Africana (Ua) ai caschi blu dell’Onu. Bashir, secondo quanto ha appreso il quotidiano americano, avrebbe assicurato a Bush che sta tentando di giungere ad un compromesso per espandere, nei tempi piu’ brevi possibili, l’attuale missione di peacekeeping. Il leader sudanese stima, inoltre, che la tattica di Washington di esercitare pressioni su Khartoum non funzionera’ ed e’ volta al problema “sbagliato”, tenuto conto – a suo avviso – che il vero problema da estirpare resta quello dei ribelli del Darfur.

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