Mondo
DARFUR. Dichiarato il cessate il fuoco
Amnesty International:dopo le parole devono seguire miglioramenti concreti
di Redazione
Reagendo all’annuncio di un immediato cessate il fuoco in Darfur, fatto oggi dal presidente sudanese Omar al-Bashir, Amnesty International ha chiesto a tutte le parti in conflitto di cogliere questa opportunita’ per migliorare in modo concreto la protezione della popolazione del Darfur. ‘Abbiamo gia’ assistito a svariate dichiarazioni di cessate il fuoco nel corso di questo conflitto e nessuna di esse ha apportato alcuna differenza nella vita dei darfuriani’ – ha commentato Tawanda Hondora, vicedirettore del programma Africa di Amnesty International. ‘La popolazione del Darfur rimane in balia di gruppi armati, banditi e forze regolari sudanesi. Cio’ di cui ha invece disperatamente bisogno si chiama sicurezza ed e’ compito del governo di Khartoum e dell’Unamid provvedervi, cessate il fuoco o meno’.
L’Unamid, la forza ibrida di peacekeeping fornita da Onu e Unione africana, e’ dispiegata in Darfur dall’inizio dell’anno ma finora e’ stata incapace di fermare l’ondata di violenza nella regione. Dal 2003, anno in cui e’ scoppiato il conflitto del Darfur, almeno 300.000 civili sono stati uccisi, migliaia di donne sono state stuprate e milioni costretti alla fuga. Amnesty International chiede che i responsabili di queste violazioni dei diritti umani siano portati di fronte alla giustizia. ‘Gli attacchi deliberati e indiscriminati contro i civili da parte delle forze armate sudanesi, appoggiate dalle milizie alleate, e dei gruppi armati di opposizione costituiscono crimini di guerra’ – ha sottolineato Hondora.
I convogli e le sedi degli organismi umanitari vengono regolarmente attaccati e saccheggiati, pregiudicando l’arrivo a destinazione degli aiuti a milioni di persone. Amnesty International chiede che siano poste in essere misure che garantiscano la fornitura in condizioni di sicurezza degli aiuti umanitari, di cui c’e’ un disperato bisogno.
‘L’Unamid, che ancora risulta fortemente sottodimensionata, dev’essere rafforzata e dispiegata in modo completo in Darfur, per proteggere i civili e garantire la fornitura degli aiuti umanitari. Le parole non bastano. La popolazione del Darfur aspetta da troppo tempo sicurezza e giustizia. La comunita’ internazionale ha sinora agito in modo
insufficiente ed e’ tempo che lo faccia in modo adeguato’ – ha concluso Hondora.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.