Darfur, il Coopi si mobilita

Prende il via il primo novembre l’intervento multisettoriale che COOPI-Cooperazione Internazionale (www.coopi.org) realizza a Mellit Locality, un’area nel nord del Darfur, dove dallo scorso agosto circa 50 mila persone non hanno più ricevuto aiuti umanitari.

L’impegno principale è volto a promuovere la sicurezza alimentare delle comunità attraverso l’avviamento di attività agricole e di allevamento. Parallelamente saranno realizzate opere di riabilitazione e costruzione di pozzi per favorire l’accesso all’acqua pulita, garanzia di salute e igiene per tutta la popolazione ma anche interventi di sostegno psicosociale alle vittime del conflitto che ormai da mesi sconvolge il Sudan e, in particolare, il Darfur.

Tutte le attività prevedono formazione del personale locale affinché i processi avviati siano al più presto gestiti direttamente e autonomamente dalle comunità. Inoltre, con il coinvolgimento dei leader comunitari e degli insegnati, saranno creati comitati per la tutela dei diritti di donne e bambini.

Le attività sono state definite insieme a HAC (commissione governativa sudanese per gli aiuti umanitari nel Darfur) e sono finanziate da ECHO (Agenzia Umanitaria dell’Unione Europea), WFP, Unicef e FAO.

COOPI è impegnata da mesi in Ciad per assistere i rifugiati sudanesi in fuga dal Darfur. All’interno dei campi allestiti per accoglierli, realizza attività sanitarire dedicando particolare attenzione alla salute materno-infantile, ai programmi di recupero nutrizionale e di prevenzione e alla formazione sulle norme igienico sanitarie per evitare le epidemie.

COOPI-Cooperazione Internazionale è un’associazione che lotta contro la povertà e le ingiustizie sociali per costruire un mondo di pace e giustizia. Dal 1965 abbiamo realizzato oltre 600 interventi in 50 paesi in Africa, America Latina, Asia Centrale, Medio Oriente e nei Balcani per promuovere l’accesso all’acqua e il diritto alla salute e all’istruzione delle comunità più povere. In Italia COOPI realizza iniziative per favorire la conoscenza e lo scambio tra le diverse culture.

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CAUSALE: EMERGENZA DARFUR
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