Mondo
Darfur: oggi summit Onu-Ua
Si è tenuta oggi una consultazione di alto livello sul Darfur fra il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon e il capo della Commissione dell'Unione africana, Alpha Konare'.
di Redazione
E’ in programma stasera a Palazzo di Ventro a New York una consultazione di alto livello sul Darfur fra il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon e il capo della Commissione dell’Unione africana, Alpha Konare’. I temi in discussione: i preparativi per i prossimi colloqui di pace in Libia, gli aspetti piu’ importanti da risolvere durante i negoziati di pace, il dispiegamento della missione ibrida in Darfur, Unamid, e la situazione umanitaria nella martoriata regione sudanese. L’incontro si è svolto dopo la delicata missione di Ban in Sudan, Ciad e Libia.
Intanto un appello a contribuire con truppe supplementari alla missione di pace internazionale Unione Africana-Nazioni Unite che dovrà essere dispiegata nei prossimi mesi in Darfur, la regione occidentale sudanese teatro dal febbraio 2003 di un conflitto interno e di una grave crisi umanitaria, è stato lanciato dagli organizzatori del contingente internazionale. In una riunione tenuta ieri dai principali Paesi che partecipano alla forza di pace è emerso, infatti, che mancherebbero ancora all?appello contributori in grado di fornire mezzi di trasporto adeguati.
È sorta inoltre anche la necessità – scrive l’Agenzia Misna – di rimpiazzare i soldati messi a disposizione da alcuni stati, ma che sono stati scartati per non raggiungere gli standard internazionali richiesti. Stasera i ministri della Difesa e degli Esteri di 26 paesi, alla presenza del segretario generaleBan Ki Moon e del presidente dell?Unione Africana, Alpha Oumar Konare, discuteranno i piani per la forza di pace congiunta, ma anche il sostegno politico da garantire alle parti coinvolte nei prossimi colloqui di pace e l?espansione dell?aiuto umanitario da per le popolazioni civili del Darfur. A pieno regime, la forza di pace per il Darfur potrà contare su quasi 26.000 soldati e 5000 civili, diventando la più imponente forza di mantenimento della pace del pianeta.
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