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Darfur, “se arrivano i caschi blu rischio peggioramento”

Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri sudanese, Mohamed Elsamani

di Redazione

La situazione in Darfur potrebbe aggravarsi qualora i caschi blu delle Nazioni unite decidessero di rimpiazzare i 7.000 peacekeeper dell’Unione africana presenti nella regione occidentale del Sudan, dove da tre anni è in corso una guerra tra i ribelli e il governo di Khartoum che ha causato 180.000 morti e oltre due milioni di sfollati. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri sudanese, Mohamed Elsamani, nel corso di una conferenza stampa al termine del suo incontro con il presidente del kenya, Mwai Kikabi.

L’unica via percorribile per porre fine alla crisi in Darfur – ha continuato il ministro – è raggiungere una soluzione politica piuttosto che affidare la missione di pace alle Nazioni Unite, “Se dovesse arrivare l’Onu, i problemi investirebbero tutta la regione”, ha detto Elsamani. Il governo sudanese ha inviato i suoi rappresentanti in diversi paesi africani per raccogliere consensi alla sua opposizione alla missione Onu in Darfur, in vista del vertice di venerdì prossimo del Consiglio dell’Unione africana per la pace e la sicurezza sulla crisi nella regione sudanese. Dopo il Kenya, Elsamani si recherà in Sudafrica, Lesotho e Mozambico. Il Darfur è al centro dell’incontro in corso oggi a Bruxelles tra l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Javier Solana, il vice segretario di Stato Usa, Robert Zoellick, il vice presidente sudanese, Ali Osman Mohamed Taha, e il presidente della Commissione dell’Unione africana, Alpha Oumar Konare.

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