Non profit

Decreto Liberalizzazioni, ecco cosa cambia

di Redazione

Gentile redazione, siamo una cooperativa sociale attiva nel territorio lombardo. Abbiamo visto che nel decreto legge sulle Semplificazioni ci sono novità in materia di lavoro che riguardano il non profit, potreste aiutarci a riassumerle?

Sono quattro i capitoli più rilevanti:
Controlli. Le amministrazioni pubbliche dovranno riportare sui loro siti istituzionali e sul sito www.impresainungiorno.it la lista dei controlli effettuati sulle imprese in base alla dimensione, al settore di appartenenza, specificando i criteri e le modalità. I controlli, che dovranno avvenire a seguito di regolamenti emanati dal governo, dovrebbero eliminare duplicazioni e sovrapposizioni.
Maternità. Dal 1° aprile il rilascio delle autorizzazioni per usufruire dell’astensione anticipata per maternità spetta i alcuni casi alla Asl, in altri alla Dpl (Direzione territoriale del lavoro). Alla Asl spetta quando risultano esserci gravi complicanze della gravidanza. Alla Dpl quando esistono condizioni ambientali o di lavoro ritenute pregiudizievoli per la salute della mamma e del bimbo.
Extracomunitari. Il permesso per lavoro stagionale, di durata massima di 9 mesi, può essere prorogato o rinnovato quando al lavoratore si presenta un’offerta di lavoro, sia dallo stesso datore di lavoro che da un altro. Per la stipula del contratto di soggiorno per lavoro subordinato è sufficiente, nel caso in cui il lavoratore abbia il permesso di soggiorno valido, la comunicazione obbligatoria anticipata al Centro per l’impiego.
Appalti. In caso di appalto per opere e servizi, il committente imprenditore o il datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore e con ciascun subappaltatore. La responsabilità solidale vige nei due anni dalla data di cessazione dell’appalto, per quanto attiene le retribuzioni, le quote di Tfr, i contributi previdenziali ed i premi Inail per il periodo in cui viene eseguito l’appalto. Delle eventuali sanzioni civili ne risponde soltanto chi compie l’inadempimento. Per quanto riguarda i committenti pubblici, non potendosi applicare la solidarietà, è solo possibile applicare l’articolo 1676 del Codice civile che riconosce la possibilità di proporre un’azione diretta nei confronti del committente, fino alla concorrenza del debito nei confronti dell’appaltatore, al momento della presentazione della domanda.

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