Non profit
Depression is fashionLa “moda da matti”che va di gran moda
l'esperienza L'idea imprenditoriale della cooperativa La.Co.Sa
di Redazione

È un nuovo marchio e sta conquistando consensi nel mondo della moda. Ma quel che più conta, è rigorosamente non profit. Stiamo parlando di «D», alias «Depression is fashion», la linea di borse, bigiotteria e vestiti femminili creata interamente dalle 10 donne con problemi psichici della cooperativa sociale di tipo B La.Co.Sa. (Lavoro, comunicazione e salute) di Mantova. Centinaia di modelli venduti in ognuno dei due soli anni di attività, 20mila euro di fatturato nel 2007 e tre nuove collezioni annuali (primavera-estate, autunno-inverno, Natale). L’ultima linea, primavera-estate 2008, è stata realizzata interamente in cotone ed ecopelle “Nessuno è perfetto”.
Questi i numeri di una realtà che sta sempre più prendendo piede sul territorio mantovano e non solo. «Il perché del nostro successo iniziale è che tutte le risorse, gli strumenti e le idee che abbiamo le peschiamo dal mondo del profit», spiega Paolo Tortella, 58 anni, presidente della cooperativa. Con alle spalle una decennale esperienza nei centri di igiene mentale e un’attività odierna di consulenza nel servizio psichiatrico di Mantova, è lo stesso presidente ad aver unito i due mondi. «Da diversi anni, in collaborazione con lo Sportello lavoro del dipartimento di Salute mentale, riusciamo a inserire con borse lavoro in varie aziende della zona almeno 200 persone all’anno», continua Tortella, «da qui l’idea di creare un ente non profit per favorire ulteriormente l’inserimento degli utenti del servizio psichiatrico».
«L’ultima linea si chiama “Emozioni infeltrite”, e i vari tipi di borsa o maglietta portano il nome di vari “difetti”: ad esempio, c’è l'”egoista”, la “viziosa” o l'”orgogliosa”», prosegue Tortella. «I prodotti si possono acquistare anche on line. I prezzi sono quelli del mercato – si va da 30 a 70 euro -, la qualità è garantita e “D” è un marchio registrato». E l’origine del nome? «Trasforma il concetto negativo di depressione, tipico delle persone con problemi psichiatrici, e lo positivizza, accostandolo al mondo della moda, in continua evoluzione».
La stessa crescita che sta vivendo la cooperativa La.Co.Sa., cooperativa di tipo B fondata nel luglio del 2006 con la finalità di valicare le logiche assistenziali per conseguire da un lato l’empowerment, dall’altro il reinserimento sociale e produttivo nella direzione dell’impresa. Oggi alle dieci lavoratrici occupate da «Depression is fashion», tutte dai 25 ai 40 anni, si sono aggiunti cinque ragazzi coinvolti in un progetto inedito: «Abbiamo ricevuto in gestione dall’ospedale cittadino una fattoria sul lago superiore di Mantova, nel parco del Mincio», precisa Tortella, «con l’obiettivo di crearvi un acquario con 70 vasche di pesci diversi e una zona ristoro, insomma un’attrazione in piena regola per bambini e famiglie».
«In tema di salute mentale, riabilitare significa riscoprire e riappropriarsi di parti di sé, come “ricucire”, “ricostruire” una trama, “tessere” nuove relazioni». Ecco perché la moda può essere una metafora perfetta. E non solo in astratto.
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