La salute di tutti

Diabete, gli utili di Ozempic per le cure degli invisibili

È l'obiettivo di "Vulnerabili", progetto nato dalla collaborazione tra il gigante Novo Nordisk, produttore del noto farmaco, e Fondazione Banco farmaceutico: fornirà gratuitamente insulina e dispositivi per la somministrazione a strutture socio assistenziali che si prendono in carico persone indigenti che abbiano la malattia metabolica. Alfredo Galletti, general manager Italia, spiega: «È un’iniziativa che riflette la nostra visione di un modello di salute sostenibile, integrato e centrato sulla persona»

di Alessio Nisi

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Per la prima volta in Italia ed Europa, un’azienda farmaceutica, in collaborazione con il Terzo settore, fondazioni e istituzioni, fornirà gratuitamente insulina e dispositivi per la somministrazione a strutture socio assistenziali che si prendono in carico persone indigenti con diabete. Persone che, a causa delle proprie condizioni socioeconomiche, non riescono ad accedere alle cure di cui hanno bisogno.

L’obiettivo è garantire ai pazienti invisibili (indigenti, senzatetto e migranti senza permesso di soggiorno, individui ai margini che non possono usufruire dell’assistenza di cui hanno bisogno) con diabete il diritto e l’accesso alle terapie e contribuire a supportare gli operatori sanitari. 

Nel 2024, 463.176 persone (+8,43% rispetto al 2023) si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria

Banco farmaceutico – Osservatorio sulla povertà sanitaria

Insulina e aghi

È questo in sintesi il quadro e gli obiettivi di Vulnerabili, progetto nato dalla collaborazione tra Novo Nordisk, storico gigante farmaceutico danese, divenuto noto a molti per il farmaco monstre contro il diabete ma soprattutto efficace per l’obesità, il celeberrimo Ozempic, e Fondazione Banco farmaceutico, e sostenuto da Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e primo firmatario della legge 130/2023, che ha introdotto lo screening gratuito nazionale per il diabete di tipo 1 e la celiachia nella popolazione pediatrica.

Con questa iniziativa, che garantisce anche agli esclusi dal Servizio sanitario nazionale di trattare adeguatamente il diabete, riaffermiamo l’attualità e la vitalità dei principi di solidarietà, universalità e gratuità su cui si fonda il Ssn

Orazio Schillaci – ministro della Salute

L’iniziativa prevede la fornitura a otto realtà socio assistenziali, tutte
dotate di personale medico e infermieristico e frigoriferi medici, una fornitura di insuline, sufficiente a coprire il proprio fabbisogno annuale.

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Presentazione alla Camera di Vulnerabili, progetto dji Novo Nordisk e Fondazione Banco Farmaceutico per portare l’insulina alle persone con diabete in condizioni di povertà sanitaria

Il trasporto delle insuline sarà gestito dal Banco farmaceutico e dai suoi partner di trasporto certificati, assicurando la consegna, presso le strutture socio assistenziali identificate, in via gratuita per esonerarle dall’onere di acquistare i prodotti e garantire alle persone con diabete le cure necessarie.

Otto le associazioni coinvolte in questa prima fase: Fondazione Fratelli di san Francesco e Opera san Francesco per i poveri di Milano, Medicina e assistenza ai margini e Comunità di sant’Egidio di Roma, Sermig e Camminare insieme di Torino, Cesaim di Verona, Centro Astalli di Palermo.

Un modello di salute sostenibile

«Con il progetto Vulnerabili», spiega Alfredo Galletti, corporate vice president e general manager di Novo Nordisk Italia, «rinnoviamo il nostro impegno per garantire l’accesso all’insulina anche ai più fragili. È un’iniziativa che riflette la nostra visione di un modello di salute sostenibile, integrato e centrato sulla persona».

Per Galletti «solo attraverso la collaborazione tra imprese, istituzioni e Terzo settore si possano affrontare le grandi sfide sociali, come la povertà sanitaria. Vogliamo essere il motore di un cambiamento sistemico, capace di rispondere alle grandi sfide del nostro tempo con visione, responsabilità e innovazione».

Il progetto è parte di Defeat diabetes (iniziativa operativa in 76 paesi a medio-basso reddito che punta a fornire supporto ai pazienti più vulnerabili intervenendo sul prezzo dell’insulina umana al fine di consentire a più persone di potersi curare) «e rappresenta un ulteriore passo verso un futuro più equo, solidale e attento ai bisogni delle comunità più fragili».

Il progetto Vulnerabili è la dimostrazione di quanto sia potente la sinergia tra aziende responsabili, fondazioni e associazioni del Terzo settore e istituzioni. Insieme possiamo colmare le disuguaglianze che ancora oggi colpiscono pazienti invisibili, come indigenti, senzatetto e migranti senza accesso regolare alle cure

Giorgio Mulè – vicepresidente della Camera dei Deputati

Una risposta alla doppia fragilità

«Grazie a questo progetto», precisa Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco farmaceutico, «daremo una risposta al bisogno di chi vive una doppia fragilità: quella della malattia e quella dell’indigenza. Per chi ha il diabete, l’accesso regolare all’insulina e ai dispositivi per somministrarla è una questione di sopravvivenza che, spesso, per barriere economiche e sociali, non è garantita».

Eppure, aggiunge Daniotti, «la capacità di prendersi cura di chi è ammalato e indigente definisce la qualità della nostra civiltà. Siamo felici di poter dare il nostro contributo, di aver incontrato un’azienda che ha scelto di camminare con noi per migliorare la società, e di aver collaborato con istituzioni che hanno compreso quanto sia decisivo lavorare».

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In apertura foto di Sweet Life per Unsplash. Nel testo foto e video di Alessio Nisi

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