Non profit

Dietro gli sportelli il terzo settore troverà degli “amici”Enrico Gava, responsabile di Universo Non Profit

di Redazione

AEnrico Gava, che è il responsabile di Universo Non Profit, spetta il compito di gestire il percorso che UniCredit ha avviato. Compresa la formazione di 1.300 persone. «L’abbiamo strutturata in tronconi. Uno relativo a cosa è il non profit, quali sono le disposizioni di legge che lo regolano. L’altro è servito a spiegare il nuovo processo creditizio e i prodotti, le modalità organizzative, introdurre l'”amico del non profit”».
Domanda: Una figura nuova?
Enrico Gava: Non ha nulla di commerciale. È una figura di relazione e di testimonianza. Per ora sono solo colleghi che lavorano nel mondo retail. Dai primi mesi del 2010, potranno aderire quelli di tutti i settori.
Domanda: Quanti sono gli “amici del non profit”?
Gava: Oltre 900. Prima di Natale andremo sicuramente oltre quota mille. Nel frattempo stiamo pensando a come coinvolgere i pensionati del gruppo. Le banche poi confluite in UniCredit hanno circa 34mila pensionati. Molti di loro sono organizzati in associazioni di ex dipendenti e già coinvolti nel mondo del non profit. Vorremmo interessarli e coinvolgerli nella community per poter recepire sollecitazioni e proposta dal basso.?
Vita: Quali sono le aspettative di UniCredit?
Gava: L’obiettivo principale è aumentare il radicamento territoriale: si tratta di far emergere in maniera più specializzata una attenzione che c’era già. Dobbiamo organizzarla meglio e specificarla attraverso prodotti e servizi dedicati all’interno di un processo creditizio che tenga conto delle peculiarità. Il terzo settore è un mondo variegato con esigenze diverse, anche se ci sono elementi comuni come la raccolta fondi su cui intendiamo sostenerli. Stiamo anche creando un catalogo formativo.
Vita: In che cosa consiste?
Gava: Sono momenti formativi sui fondamenti per il non profit. Per ora è un catalogo formativo abbastanza contenuto. Vedremo come questa idea sarà recepita.

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