Non profit
Diritti previdenziali:i passi fattie quelli da fare
L'impegno dell'Inps alla giornata indetta da Favo
di Redazione
L’Inps ha aderito per il secondo anno consecutivo all’invito di Favo a partecipare alla Giornata nazionale del malato oncologico per consolidare una proficua collaborazione finalizzata alla salvaguardia dei diritti dei malati oncologici attraverso il proprio ruolo istituzionale nel sistema previdenziale e assistenziale.
Sul piano assistenziale la legge n. 248105, trasferendo all’Inps le competenze sanitarie in tema di verifica e controllo degli stati di invalidità civile, ha visto impegnata l’Area medico legale Inps con l’obiettivo di fornire risposte tempestive attraverso la riduzione dei tempi di attesa del cittadino, di omogeneizzare i giudizi su tutto il territorio nazionale e di introdurre procedure informatiche che garantiscano trasparenza, tracciabilità e informazioni in tempo reale.
Questo è stato l’impegno assunto nel corso della Giornata nazionale del malato oncologico del 2007, e I’Inps immediatamente ha tradotto in disposizioni operative alle strutture periferiche l’indicazione all’esame delle richieste dei soggetti con patologie oncologiche (Messaggio n. 014931 del 6 giugno 2007), entro 30 giorni dal ricevimento delle stesse dalle Asl.
Oggi possiamo dire che questo è avvenuto in tutto il territorio nazionale. Un ulteriore obiettivo realizzato riguarda la piena applicazione della legge n. 80/2006 con l’emanazione del decreto G. U, n. 225 del 27 settembre 2007, con l’individuazione delle patologie rispetto alle quali sono escluse visite di controllo e di revisione sulla permanenza dello stato invalidante per i titolari di indennità di accompagnamento; la Voce n. 7 riguarda la “Patologia oncologica con compromissione secondaria di organi e apparati”.
Ma questi risultati non sono sufficienti, seppur di straordinaria rilevanza sul piano sociale, perché c’è ancora molto da fare: nei prossimi mesi lavoreremo insieme per costruire un nuovo strumento valutativo che superi l’attuale Tabella del 1992 dell’11-70-100% utilizzando come riferimento la Classificazione internazionale delle disabilità (ICF) e rifletteremo insieme su un obiettivo ambizioso da proporre al legislatore ipotizzando una specifica forma di tutela assistenziale e previdenziale congiunta, finalizzata ai malati oncologici. L’Inps conferma così il proprio impegno a fianco di Favo per contribuire ad ampliare il campo dei diritti.
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