Volontariato
Disabili: le parole del papa sono uno scossone
Antonio Guidi, sottosegretario alla salute, ha così commentato le parole del Papa a proposito delle affettività e della sessualità dei disabili
di Redazione
Quanto affermato oggi dal Papa sull’affettivita’ e la sessualita’ per i disabili ”e’ uno scossone al mondo laico ma soprattutto a quello cattolico. Ossia, a quel mondo perbenista e bacchettone che, travisando la posizione della Chiesa, obbliga gli altri a seguire una morale non sua”. E’ quanto pensa Antonio Guidi, sottosegretario alla salute, delle parole di Giovanni Paolo II. ”Mi stupisco -aggiunge Guidi – di coloro che si dicono sorpresi dalle parole del Papa. Chi come me ha avuto la fortuna, come ministro della famiglia, di stargli vicino ha preso atto che il Santo Padre ha sempre parlato di sentimenti e diritto di amore. Oggi magari l’ha detto con piu’ chiarezza”. ”Da sempre, come neuropsichiatra e come diretto interessato – prosegue il sottosegretario – ho sempre contestato i diritti dei disabili legati solo al lavoro, all’apprendimento, all’ abbattimento delle barriere architettoniche. Il diritto alla sessualita’ e’ la premessa per l’integrazione totale della persona con handicap. E ho sempre criticato quei medici che si sono prestati a cure che allontanavano il desiderio sessuale”. Per fortuna, a fronte di una ”realta’ di rimozione sulla sessualita’ dei disabili, che per gli altri sono appunto asessuati, la realta’ e’ che da almeno dieci anni sempre piu’ persone disabili che hanno rapporti, vivono storie affettive”. Il sottosegretario ribadisce la mancanza di rispetto e di privacy per le donne con handicap. In particolare, ”per le studentesse disabili che si vedono cambiare gli assorbenti da persone sgradite o di sesso opposto”.
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