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DISABILI. Martini: impegno per nuove unità spinali

«Usu, linee guida per l'intervento in fase acuta e un registro nazionale dei pazienti, sono priorità». Così il sottosegretario alla Salute Francesca Martini in occasione della Giornata nazionale della persona con lesione al midollo spinale

di Redazione

Aumentare il numero di Unità spinali unipolari (Usu), le strutture sanitarie d’elezione per i pazienti con lesioni al midollo spinale, attualmente solo 10 in Italia e tutte concentrate nel Centro-Nord. Creare linee guida per la diagnosi e l’intervento precoce in fase acuta e istituire un registro regionale e nazionale per monitorare il problema e programmare risposte mirate. Questo l’impegno del sottosegretario alla Salute Francesca Martini, intervenuta oggi a Roma alla presentazione della Giornata nazionale della persona con lesione al midollo spinale. «Mi risulta che, ad oggi, esistano una Usu in Lombardia, due in Piemonte, una in Veneto, una in Toscana, una in Umbria, una nel Lazio e una in Sardegna. Altrove, si può dire, regni il vuoto», ha detto Martini, sottolineando che l’accordo Stato-Regioni del 2004 prevedeva invece una Usu ogni due milioni di abitanti. «In Finanziaria 2007 era stata stanziata la cifra di 10,5 milioni di euro per rafforzare la rete di strutte nel Paese e sono giunti al nostro tavolo 15 progetti, che però vedono solo la Basilicata come nuova regione impegnata in questo campo», ha continuato il sottosegretario. « Dal momento che ogni anno ci sono 2mila nuovi pazienti da curare, molti dei quali costretti a trasferirsi lontano da casa, è decisivo che si comprenda l’importanza strategica delle Usu».
Martini ha anche annunciato di voler «modificare l’impostazione del nomenclatore tariffario relativo a protesi e ausili in maniera rivoluzionaria: bisogna puntare alla tecnologia, alla flessibilità, ma anche alla persona e ai suoi bisogni individuali». Quanto alle linee guida per l’intervento precoce in fase acuta, richieste anche dal presidente dell’Istituto superiore di sanità Enrico Garaci, Martini assicura: «Sono un obiettivo primario. E da oggi parte anche il mio impegno per istituire un registro regionale e nazionale per mappare i pazienti e calibrare i servizi, seguendo anche il follow-up con l’obiettivo di misurare l’efficacia dei nostri interventi».

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