Famiglia

Disabili: tolto da Ddl la parola “sordo preverbale”

La Commissione Affari Sociali della Camera ha deciso di non utilizzare il termine ''sordo preverbale'', al posto di ''sordo'', nel disegno di legge sulla 'Nuova disciplina in favore dei minor

di Redazione

La Commissione Affari Sociali della Camera, dopo aver ricevuto in audizione il 26 gennaio i rappresentanti dell’Ente nazionale sordomuti (Ens), ha deciso di non utilizzare il termine ”sordo preverbale”, al posto di ”sordo”, nel disegno di legge sulla ‘Nuova disciplina in favore dei minorati uditivi’. Lo rende noto lo stesso Ens. ”Siamo soddisfatti afferma la presidente dell’ente, Ida Collu perche’ il nostro dissenso, manifestato in tutte le citta’ italiane e con sit-in permanente davanti alla Camera, e’ stato compreso e recepito. La Marcia del Silenzio, che ha visto scendere in piazza migliaia di sordi, ha orientato nella giusta direzione le decisioni dei politici”. L’Ens auspica che la proposta di legge venga approvata dal Parlamento entro la fine della legislatura, in quanto, sottolineano, ”il termine ‘sordo’, scelto dai sordi stessi, veicola un’immagine positiva della sordita’, scevra da interpretazioni che traggono origine da percorsi educativi e modalita’ comunicative differenti”. ”Con il termine sordo – spiegano – viene finalmente eliminato il riferimento al mutismo e recepito un orientamento e una terminologia consolidati da tempo nelle legislazioni piu’ attente a favorire il processo di autodeterminazione delle persone con disabilita”’.

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