Persone
Don Benzi, cent’anni fa nasceva l’inventore della “Società del gratuito”
Rimini si appresta a celebrare il fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII. Dal 5 al 7 settembre “Le Giornate di don Oreste” metteranno al centro il sacerdote e un parroco romagnolo che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della Chiesa e del mondo. La sua vita è stata una testimonianza di amore e gratuità e la sua eredità continua a ispirare e a motivare persone di tutto il mondo. Il ricordo del presidente della Comunità
di Matteo Fadda

Chi ha incontrato don Oreste Benzi può concordare sul fatto che era una persona accogliente e capace di far sentire speciale e atteso chiunque incrociasse. Il suo sguardo penetrava con delicatezza e amore in cerca della verità più bella che ogni persona rappresentava. La sua forza disarmante di chi si lascia amare da Dio e si dona fino in fondo con amore gratuito è stata una fonte di ispirazione per molti.
Don Oreste Benzi ha fondato la Comunità Papa Giovanni XXIII con l’obiettivo di creare una società nuova, basata sull’amore donato senza calcoli e sulla condivisione di vita con i più poveri. Lui ha “inventato” un nuovo modo di approcciarsi alla povertà: la condivisione diretta della vita con gli ultimi, dove l’aggettivo “diretta” fa la differenza. «Dove siamo noi, lì anche loro» ripeteva.

La famiglia è la risposta
I poveri si portavano in casa, perché oltre a essere assistiti, avevano bisogno di relazione. Questa fu la rivoluzione di don Benzi, dare una famiglia a chi non l’aveva. Perché, come ha spiegato Papa Francesco, «la famiglia è il luogo dove curare tutti, sia le persone accolte che quelle accoglienti, perché è la risposta al bisogno innato di relazione che ha ogni persona». La condivisione “diretta” della vita con gli ultimi è una metodologia, è «mettere la spalla sotto la croce degli ultimi», come diceva lui.
Una metodologia che don Benzi applicò in tutti i campi dell’emarginazione sociale: disabili, nomadi, minori senza famiglia, tossicodipendenti, carcerati, vittime di tratta per la prostituzione, senza fissa dimora. A tutti i poveri don Oreste ha dato sempre la stessa risposta: la famiglia.
La “Società del gratuito”
Da questa esperienza concreta nacque l’intuizione della “Società del gratuito”, la rivoluzione di don Benzi è stata una vera e propria sfida alla società contemporanea. Ha capovolto la visione del mondo e della storia, ponendo al centro la persona e non il profitto. Ha scelto di stare dalla parte dei diseredati, degli innocenti, delle persone che quasi chiedono scusa di esistere. Ha deciso di non rimanere indifferente, ma di lottare per rimuovere le cause delle ingiustizie.
La Comunità Papa Giovani XXIII
L’eredità di don Benzi è una sfida ancora attuale. La Comunità Papa Giovanni XXIII ha raccolto la sfida e continua a lavorare per creare una società più giusta e pacifica. La sua eredità è un piccolo seme, ma è capace di far germogliare un mondo nuovo dove portare la bellezza di una condivisione diretta di vita con i più poveri vissuta nella gioia.
Le giornate di don Oreste
Proprio a Rimini, la città di don Oreste Benzi, si terranno le Giornate di don Oreste, un evento che celebrerà la sua vita, la sua profezia, la sua eredità. Il programma prevede conferenze, concerti, laboratori, giochi, celebrazioni e tante altre attività che promuoveranno la sua visione di una società più giusta e pacifica.
Le giornate si svolgeranno dal 5 al 7 settembre e saranno un’opportunità per riflettere sulla possibilità di creare davvero una nuova società. Sarà un’opportunità per incontrare persone che condividono la stessa visione e per scoprire nuove strade per continuare la rivoluzione iniziata da don Benzi. La sua provocazione è ancora attuale, appuntamento a Rimini per raccogliere la sfida.
Economia di giustizia
Nella mattina di sabato 6 settembre si terranno sei conferenze sul tema della “Società del gratuito”, uno dei concetti chiave nella visione di don Oreste Benzi, che rappresenta una proposta concreta di vita sociale, politica ed economica, in contrapposizione alla società del consumo e del profitto, dominata da individualismo, potere, guadagno e prestazione.
La conferenza “Economia di giustizia – Società del gratuito e lavoro” prevede, tra gli altri, gli interventi di Elisabetta Garuti (Comunità Papa Giovanni XXIII), Leonardo Becchetti (professore di Economia Politica Università), Stefano Granata (presidente Confcooperative Federsolidarietà), Riccardo Moro (economista), Maurizio Bergia (presidente cooperativa sociale).
Tutte le immagini da ufficio stampa
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