Welfare
Don Mazzi: «Sono stato a trovare Lele Mora in galera»
Per la gente è un balordo, frescone, inutile perdere tempo. Non è così...
di Redazione
Don Mazzi dopo l’operazione chirurgica torna a scrivere sul suo blog. Un post come sempre interessante, per le notizie che contiene e per la prospettiva umana che dà. In questo caso don Mazzi rivela di aver incontrato Lele Mora in carcere. Ecco un passaggio del post:
«Non c’è fede senza povertà. Come non c’è povertà che si lasci definire dalla mancanza di qualcosa. Non è povero solo chi non ha lavoro, casa e diritti sociali. C’è una povertà molto più devastante e incompresa.
L’altro giorno ha bussato alla mia porta un attore fortunato, ricco, invidiato. Si era appena suicidato il fratello. Sono queste le povertà devastanti, senza sponde, infinite. Sono stato a trovare Lele Mora, in galera. Chi sa misurare la povertà morale che lo sta devastando dentro? Per la gente è un balordo, frescone, inutile perdere tempo. Anche Erika dovrebbe crepare dentro la cella.
Perché siamo noi, preti borderline, che capiamo queste povertà? Che non eliminiamo mai nessuno, che apriamo sempre e a tutti uno spiraglio di salvezza?Tento una risposta piccola. Perché avviciniamo queste povertà nudi, muti, più peccatori di coloro che incontriamo, ricchi solo delle sofferenze che abbiamo ascoltato e delle lacrime che abbiamo versato.
Ma la mia Chiesa, imprigionata nel barocchismo, che seppellisce profezie e persone, possibile non capisca che se continuerà così, si perderà come si sono persi nei templi delle religioni esibite, migliaia di testimoni».
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