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Doppio stop nel Lazio e in Lombardia per il Pdl
Formigoni (per ora) escluso dal voto. A Roma il Pdl resta fuori. La situazione in mano al Tar
di Redazione
La Corte d’Appello di Milano ha respinto il ricorso della lista Formigoni contro l’esclusione dalle elezioni regionali del 28 marzo. In particolare la Corte d’Appello ha bocciato l’istanza di rimessione in termini presentata per il listino capeggiato da Formigoni poiché ”i termini per la presentazione delle liste previsti dal legislatore sono all’evidenza perentori”. Di fatto, al momento, senza il “suo” listino il candidato del Pdl è escluso dalla competizione. Non può insomma essere votato.
Contro l’esclusione della lista Formigoni il centrodestra ricorrerà al Tar della Lombardia. Lo ha annunciato Massimo Corsaro, deputato e vice coordinatore lombardo del Pdl. “Questa decisione – spiega Corsaro – è stata presa dalle stesse persone che avevano deciso due giorni fa e quindi, in qualche modo, poteva essere attesa. Adesso ricorreremo al Tar e siamo molto sereni sulla decisione finale”.
Non va meglio nella capitale dove la maggioranza, sempre più nel caos elettorale, ha ricevuto lo stop dalla Corte d’appello di Roma che ha bocciato il ricorso – il secondo – presentato dal Pdl dopo l’esclusione della propria lista di Roma e provincia, a causa di un ritardo nella presentazione: l’esclusione del partito di maggioranza dalla capitale è una ferita difficile da sanare. Anche in questo caso, comunque, è stato annunciato il ricorso al Tar.
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