Welfare
DROGA. Giovanardi: «È allarme Ketamina»
I ragazzi, purtroppo, l'assumono spruzzandola su sostanze da fumare oppure aggiungendola a delle bevande
di Redazione
Ragazzi ancora più a rischio. Carlo Gioavanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, lancia un allarme ponendo l’accento sull’abuso di allucinogeni che attualmente i giovani assumono.
A seguito del sequestro di 250 litri di Ketamina, prosegue Giovanardi, attuato dalle Forze dell’Ordine a Bologna, è necessario evidenziare che questa sostanza è un potente anestetico dissociativo che possiede una struttura chimica simile a quella della fenciclidina( PCP).
Come emerso dagli studi più recenti, la Ketamina ha un’azione complessa sulla sfera psichica con ampio raggio di azione sulla coscienza sul cervello e su tutto il corpo in generale. I ragazzi, purtroppo, l’assumono spruzzandola su sostanze da fumare oppure aggiungendola a delle bevande. In quest’ultimo caso diventa particolarmente pericolosa perché produce amnesia; tra l’altro, essendo inodore e insapore, può essere somministrata all’insaputa del consumatore, quindi utilizzata per commettere abusi sessuali.
La Ketamina a volte è anche associata alla cocaina dando origine ad un mixer molto pericoloso. «La dipendenza da Ketamina – aggiunge il capo dipartimento Giovanni Serpelloni – è determinata dagli effetti neuorobiologici che questa complessa sostanza ha in comune, non solo con la cocaina, ma anche con gli oppiacei, l’alcol e la cannabis, così come per le proprietà psichedeliche. E’ indispensabile, alla luce di questi dati, , intervenire immediatamente per cercare di rendere riconoscibili tali sostanze, sia dal punto di vista olfattivo che da quello gustativo per tutelare gli eventuali inconsapevoli consumatori.
” Sicuramente – conclude Giovanardi – su queste tematiche la nostra attenzione sarà sempre alta soprattutto quando si tratta di salvaguardare la vita umana e soprattutto dei nostri ragazzi, ed è per questo che abbiamo attivato un potente sistema di allerta che vigila su queste cose”.
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