Volontariato

Droghe: chiuderanno i coffee-shop olandesi

Lo ha riferito Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell' Ufficio delle Nazione Unite contro la droga e il crimine.

di Chiara Brusini

I coffee shop olandesi, dove da almeno 15 anni vengono vendute e consumate legalmente le droghe derivate dalla Cannabis, verranno chiusi in tempi stretti. Lo ha riferito stamani, nel corso di una conferenza stampa nell’ambito della quarta Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell’ Ufficio delle Nazione Unite contro la droga e il crimine (Unodc), aggiungendo che ora l’attenzione e’ puntata sugli smart shop.

Gia’ ieri il ministro della giustizia, Roberto Castelli, aveva accennato alla decisione del governo olandese, costretto a uniformarsi a una deliberazione presa dall’ Unione Europea nel corso del semestre di presidenza italiana. I coffee shop, ha spiegato Costa, ”violavano le convenzioni internazionali; il rifornimento della merce, inoltre, avveniva attraverso canali illegali”.

Ora l’ attenzione degli organismi internazionali e dei singoli Paesi si sta appuntando, ha riferito il direttore dell’ Unodc, sui cosiddetti smart shop, quei negozi cioe’ che vendono prodotti di erboristeria che possono talvolta sconfinare in sostanze farmacologiche, come ad esempio la ‘salvia divinorum’ , farmaco psicotropo ad effetto allucinogeno.

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