Cultura

Droghe: Frattini; davanti all’Onu l’Europa abbia una sola voce

Il ministro ha denunciato la sterile dicotomia libertari-repressivi che impedisce una politica europea condivisa

di Redazione

Il vicepresidente della Commissione Ue, Franco Frattini, si è augurato che l’Unione europea esprima una posizione coordinata in occasione
dell’assemblea generale delle Nazioni Unite sulle droghe nel 2008. “La
Commissione lavorerà per giungere a una posizione coordinata” ha detto
Frattini, intervenendo ad un’audizione pubblica del comitato della libertà
civili sul piano d’azione europeo sulla droga.
“Il coordinamento sarà indispensabile per fare in modo che l’Unione e i suoi Stati membri parlino con una sola voce e che la coerenza della loro
posizione sia garantita” ha aggiunto. “Un coordinamento rafforzato a livello dell’Unione è la conditio sine qua non per far in modo che l’Ue possa essere più visibile e presente sulla scena internazionale”. Frattini ha rilevato nel corso del suo intervento che “le divergenze tra le politiche nazionali hanno indebolito l’azione e la visibilità dell’Ue” nella lotta alle droghe.
“Fino ad oggi l’Ue non è stata all’altezza delle aspettative dei suoi
cittadini” ha osservato, lamentando la prevalenza, “troppo spesso, di un
approccio ideologico”. Secondo il commissario alla Giustizia “troppo spesso il dibattito è polarizzato tra un approccio più repressivo, focalizzato alla lotta contro il traffico, e un approccio più tollerante, concentrato
piuttosto sulla prevenzione e la riduzione dei danni per la salute, legati
all’uso di stupefacenti”. Per Frattini è questa dicotomia, che si manifesta
sia all’interno di ogni Stato membro, sia nei dibattiti a livello
comunitario, che va superata per rafforzare l’efficacia della politica
europea in questo settore.

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