Mondo

Due condanne e due assoluzioni

Chiuso il processo per l'appropriazione dei fondi destinati ai bambini del Mozambico

di Redazione

Due condanne e due assoluzioni. Si chiude così, , davanti al Tribunale di Genova, il processo di primo grado per l’inchiesta “Broken Smile”condotta dai carabinieri di San Martino e coordinata dal pubblico ministero Francesco Pinto. Un’indagine che aveva travolto gli ex vertici del Centro di cooperazione allo sviluppo, accusati di aver sottratto denaro destinato a progetti di sostegno a distanza.

Assoluzione per Corrado Oppedisano, ex presidente della onlus Ccs, accusato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dirottamenti su conti privati di parte dei fondi per adozioni a distanza di bambini africani e altre opere benefiche umanitarie condotta dal pm Francesco Pinto. Oppedisano era il presidente della Ccs. Assoluzione anche per Enrico Crespi, ex responsabile della stessa associazione in Nepal. Condannati Simone Castellini, ex segretario generale della Ccs (un anno 10 mesi e 800 euro di multa), l’uomo che secondo il tribunale aveva materialmente distratto i soldi destinati ai bambini bisognosi e Patricia Cavagnis, ex responsabile Ccs per il Mozambico (un anno e 400 euro), la funzionaria della onlus che aveva denunciato le malversazioni agli inquirenti, confessando di fatto anche le proprie responsabilità. Ad entrambi è stata concessa la sospensione della pena.

Cade l’ipotesi di un’associazione per delinquere, formulata dal magistrato. Rimane invece l’appropriazione indebita, contestata però a due imputati su quattro.

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