Mondo

Dui Hua: ancora 4mila esecuzioni

La Fondazione statunitense denuncia l'alto numero di persone condannate a morte

di Redazione

Sono 4mila le esecuzioni capitali che ogni anno vengono eseguite in Cina, secondo quanto ha riportato la Fondazione statunitense Dui Hua. Il numero risulta essersi dimezzato dal 2007, anno in cui la Corte suprema del popolo ha rivisto la legge sulla pena di morte. «La Cina ha radicalmente diminuito il numero delle esecuzioni, ma la cifra è ancora troppo alta e si riduce troppo lentamente», ha dichiarato John Kamm, direttore della Fondazione. «Quando gli ufficiali e l’opinione pubblica saranno consapevoli dell’ampiezza della pena di morte in Cina, l’abolizione potrà arrivare più velocemente» ha affermato Kamm, chiedendo maggior trasparenza al governo.

A febbraio Pechino ha abolito la pena capitale per 13 crimini, ma è rimasta in vigore per altri 55. Molti di coloro che vengono condannati a morte non sono seguiti da un avvocato, e spesso le confessioni vengono estorte tramite tortura. Il numero delle esecuzioni effettuate ogni anno è coperto da segreto di stato ma i media cinesi hanno comunque definito “realistici” i numeri resi noti dalla Fondazione, che ha ipotizzato che nel 2006 ci siano state 8mila condanne a morte. Prima del 1997, anno in cui è stata abolita la pena di morte per furto, è probabile che 10mila persone finissero ogni anno sul patibolo.

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