Quando sarà completato, tra poche settimane, sarà il parco eolico più grande d’Europa, con una potenza installata di 138 MW e la capacità di generare 330 GWh all’anno di energia pulita, pari al fabbisogno di circa 110mila famiglie. Con una simile produzione si possono garantire ricavi medi per 50 milioni di euro l’anno con un risparmio di emissioni di CO2 di 180mila tonnellate annue. La buona notizia è che questo impianto non si trova nei Paesi Bassi o in Danimarca, patrie dei mulini a vento, ma in Sardegna, precisamente nei comuni di Alà dei Sardi e Buddusò, in provincia di Olbia-Tempio Pausania.
Il progetto è stato realizzato da Falck Renewables e ha richiesto un investimento di circa 270 milioni. Per svilupparlo sono state impiegate in prevalenza maestranze locali, con il coinvolgimento di 35 imprese. Il 75% della somma è stato finanziato dalle banche. Una ventina delle 69 turbine è già attiva da fine maggio, le rimanenti saranno in esercizio nelle prossime settimane. L’impianto si trova nell’entroterra.
L’azienda – 250 dipendenti – ormai è focalizzata soltanto sul business delle energie rinnovabili e presidia i settori dell’eolico, del fotovoltaico, delle biomasse, dei termovalorizzatori e del trattamento dei rifiuti. Un dato sorprendente sei pensa che Falck ha nel proprio passato lo storico presidio sull’acciaio.
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