È allarme tra i cardiologi per i cosiddetti “cuori alla cocaina”, ovvero i casi di alterazioni dell’elettrocardiogramma provocati dall’uso di sostanze stupefacenti. «I tracciati sospetti negli ultimi due anni sono aumentati del 50%, con un trend al rialzo soprattutto nel 2008», ha dichiarato Alessandro Capucci, primario della divisione di Cardiologia dell’ospedale di Piacenza. «E sono sempre più frequenti particolari alterazioni riconducibili al consumo di droga, soprattutto cocaina, ma anche hashish». Giovane, maschio e sportivo: questo l’identikit dei pazienti italiani con curve elettrocardiografiche modificate dalla droga.
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