Passi la legge sulla sicurezza, e passi anche il Piano carceri. Ma una soluzione al sovraffollamento nelle patrie galere il governo non riesce proprio a trovarla. E finisce per varare il “carcere a porte aperte”. Lo fa con una circolare a firma Franco Ionta, capo del Dap presso il ministero della Giustizia di Alfano, che per l’estate prevede “concessioni” straordinarie ai detenuti. Fra queste l’aumento del tempo per i colloqui familiari, per le telefonate all’esterno e per l’ora d’aria, diminuendo, di fatto, la permanenza in cella. Non solo. Ionta chiede anche «maggior impulso al reinserimento lavorativo», oggi fermo a un triste 15%. Il tutto, «per la tutela della salute delle persone internate e per evitare rivolte e conflitti dovuti al caldo, considerata la diminuzione estiva del già carente organico della Polizia penitenziaria».
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