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EDILIZIA. Le politiche per la casa secondo Milano

I problemi aperti secondo l'assessore Gianni Verga

di Maurizio Regosa

«Abbiamo risolto il problema delle aree standard, per reperire terreni a costo zero, ma restano aperti quelli della fiscalità e delle procedure». Lo ha detto oggi l’assessore alla Casa Gianni Verga intervenendo al convegno Le politiche per la casa, organizzato da Assimpredil. «Ho notato un’importante coincidenza di proposte e di giudizi tra l’Assimpredil e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani» – ha aggiunto Verga – «I punti sviluppati nel convegno di questa mattina, infatti, sono quelli che l’Anci ha voluto raccogliere nel documento ‘Piano Casa’ messo a disposizione del Governo un paio di mesi fa. Si trattava di una proposta nata dal lavoro condiviso degli assessori alla Casa dei comuni ad alta tensione abitativa». «Abbiamo reperito aree a costo zero facendo rientrare l’edilizia sociale tra i servizi alla città. Restano ancora due punti fondamentali da portare a termine: ridurre la leva fiscale e rendere più veloci le procedure amministrative nel settore casa. Per ottenere questi obiettivi, è necessaria una forte collaborazione tra Enti locali e Stato e tra pubblico e privato. Per gli aspetti fiscali è indispensabile l’azione legislativa del Governo e del Parlamento. Un ente pubblico non dovrebbe più pagare le tasse per realizzare un servizio per i proprio cittadini. Per accelerare le procedure amministrative bisogna agire sulle normative per renderle più fluide, per poter operare con snellezza, trasparenza e rapidità, ottenendo attorno ad un unico tavolo di lavoro tutte le autorizzazioni necessarie. Per questo bisogna operare a livello legislativo nazionale e regionale». «Visto che le proposte dei Comuni sono nate in modo bipartisan» – ha concluso Verga – «e che anche le proposte dei costruttori trovano d’accordo il mondo cooperativo e le fondazioni, perché non avviare un tavolo comune su una materia così condivisa?».

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