Non profit
Egitto: «Facciamo il tifo per voi!»
Lettera aperta della redazione di Yalla Italia. Dal numero di Vita in edicola
di Redazione

«KIFAYA, BASTA! Anche se non siamo fisicamente lì, dentro di noi, da giorni attaccati passivamente e ininterrottamente alla tv, collegati al telefono o a skype, sperando di prendere la linea e sentire dall’altra parte della cornetta un rassicurante Alham-dulill’Allah (“grazie a Dio”), non facciamo altro che ripetere kifaya!, basta. Le nostre vite in queste ultime ore si sono fermate, sincronizzate con i coprifuoco imposti dal dittatore».
Comincia così la lettera aperta che la redazione di Yalla Italia, dei ragazzi arabo-italiani di seconda generazione lanciata da Vita. Una lettera aperta presente sul numero di Vita in edicola, inserita nel servizio dedicato all’Egitto firmato da Randa Ghazy, insieme all’editoriale di Paolo Branca dal titolo “Yalla Egitto! La fine dell’era neo coloniale”.
In primo piano, invece, la questione Napoli. Qui il non profit campano vanta crediti per oltre 500 milioni di euro da parte della pubblica amministrazione, ma ancora non si vede un soldo.
Inoltre, il dorso “Cantieri” dedicato al tesoro lucano e al primo summit internazionale sulla biodiversità di Matera. Il dorso “Esperienze” apre infine con un’intervista a Linus “Io ci metto la faccia”. Il numero uno di Radio Dj come miglior testimonial per il non profit.
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