Welfare
Eletti i nuovi rappresentati dell’Intergruppo Disabilità
Sono stati eletti i 4 co-presidenti e gli 8 vice-presidenti dell’’Intergruppo Disabilità al Parlamento Europeo, l’organo informale che intende promuovere in maniera più efficace i diritti delle persone con disabilità, all’interno del Parlamento Europeo e in Europa
di Redazione

Sono stati eletti giovedì scorso, i 4 co-presidenti e gli 8 vice-presidenti del Bureau of the Disability Intergroup, rappresentanti dell’’Intergruppo Disabilità al Parlamento Europeo, un nuovo ente che permetterà di promuovere in maniera più efficace i diritti delle persone con disabilità, all’interno del Parlamento Europeo e in Europa. Il Disability Intergroup è stato uno dei primi intergruppi ad essere formati al parlamento europeo, nel 1980. Dalla sua formazione è stato uno dei soggetti chiave nelle campagne di advocacy per le persone con disabilità, coinvolgendo in modo informale, parlamentari europei, provenienti da diverse nazionalità e partiti politici, con l’obiettivo comune di promuovere i diritti dei disabili, sia a livello europeo che a livello nazionale. Tra i vice-presidenti anche il giovanissimo europarlamentare, Brando Benifei più giovane eurodeputato del gruppo Socialisti e Democratici.
Presidenti:
- Ádám Kósa ( Ungheria)
- Richard Howitt ( Regno Unito)
- Helga Stevens ( Belgio)
- Pablo Echenique-Robba(Spagna)
Vice-presidenti :
- Rosa Estaràs-Ferragut(Spagna) and Marek Plura (Polonia)
- Olga Sehnavolá (Repubblica Ceca) and Brando Benifei(Italia)
- Jana Žitnanská (Slovacchia)
- Marian Harkin (Irlanda)
- Kostadinka Kuneva(Grecia)
- Indrek Tarand (Estonia)
Il 2015 sarà particolarmente importante per il mondo della disabilità, la commissione delle Nazioni Unite, esaminerà quest’anno i progressi fatti fino ad oggi per garantire che venga rispettata la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.