Economia
Elezioni: Legacoop, più solidarietà e sussidiarietà
Il manifesto delle richieste alla politica del movimento cooperativo
di Redazione
Più mercato, più solidarietà, più sussidiarietà e più partecipazione. L’appello alle forze politiche arriva dalla Legacoop che oggi ha incontrato esponenti politici dei diversi partiti in lizza alle prossime elezioni. “Compete alla politica – afferma la Legacoop – spezzare il circolo vizioso che si è determinato”: il “deterioramento” della situazione economica, la “riduzione della competitività, la mancanza del dinamismo della società e la paralisi decisionale delle istituzioni politiche”. Una crisi questa i cui effetti sono una “crescita modesta del Paese ed un ulteriore aggravio delle difficoltà dell’intera società italiana: aumenta “la frammentazione del tessuto sociale, peggiorano le condizioni di vita di una fetta crescente della popolazione, il caro prezzi sta diventando emergenza nazionale”.
La mondo della cooperazione, in questo senso, “rivendica con orgoglio” il suo ruolo e chiede che, qualunque sia il risultato elettorale, venga valorizzata “la positiva esperienza dell’intera cooperazione italiana”. PIU’ MERCATO. Un mercato legale, “basato sul rispetto delle regole e la tutela dei diritti come condizioni essenziali per un’effettiva competizione, ha bisogno di tempi brevi e certi della giustizia civile, di Autorità garanti meno numerose ma più efficaci, di controlli per contrastare le false imprese e le false cooperative e di eliminare gli insopportabili ritardi nei pagamenti delle amministrazioni pubbliche”. Necessarie sono poi “liberalizzazioni vere, dai servizi pubblici locali alla riforma degli ordini professionali, e politiche fiscali che favoriscano l’aumento della produttività, detassando almeno in parte gli investimenti produttivi delle imprese”. PIU’ SOLIDARIETA’. La legacoop chiede “politiche di welfare ativo per aggredire bisogni primari e al contempo rilanciare l’economia: riduzioni fiscali per i meno abbienti, detassazione degli incrementi retributivi, piani per la realizzazione di abitazioni da assegnare in affitto”. PIU’ SUSSIDIARIETA’.
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Occorre “valorizzare l’autorganizzazione dei cittadini e ridurre la spesa pubblica senza abbassare la qualità dei servizi”. La Pa deve essere “controllore e coordinatore” e la sua riforma “non è eludibile”. PIU’ PARTECIPAZIONE. Separare in modo netto potere regolatorio e di indirizzo da quello di intervento sull’attività economico-produttiva. Va restituito ai cittadini “con una nuova legge elettorale il diritto di scegliere chi li rappresenta”. Infine, i costi della politica, la cui riduzione deve essere “effettiva ed evidente”.
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