Non profit
Emergency: ai taxisti danno ragione. A noi no
Le associazioni: la rabbia di due sigle di sinistra
di Redazione
«Che quella del 5 per mille sia stata una vera ?dimenticanza? nel testo della Finanziaria, mi pare una vera sciocchezza. Probabilmente è stato opportuno omettere questa misura perché ha indirizzato verso il sociale molte più risorse di quanto si pensasse». Ha le idee ben chiare Carlo Garbagnati, vicepresidente di Emergency, sul ?balletto? che vede il 5 per mille ancora in forse nella Finanziaria 2007.
Emergency è «decisamente a favore di un rinnovo della misura», precisa. Essendo una realtà molto conosciuta, la ong di Gino Strada potrebbe tra l?altro aver raccolto moltissime scelte da parte dei contribuenti italiani. Prosegue Garbagnati: «La possibilità data ai contribuenti di esprimere una scelta a favore di una causa umanitaria o di solidarietà deve essere così pietosamente rivendicata».
Nell?ipotesi di un rinnovo, in ogni caso, il vicepresidente di Emergency vedrebbe opportune alcune modifiche: «Evitare la sovrapposizione tra soggetti destinatari del 5 per mille e soggetti che ricevono, a diverso titolo, l?8 per mille». Dice. «E poi, se lo Stato si prende davvero in carico questa funzione di trasferimento di risorse dai cittadini alle organizzazioni, si prenda anche la briga di controllare dove vanno a finire questi soldi, imponendo uno sforzo di rendicontazione».
Ma è ottimista, Garbagnati, sul destino del 5 per mille? «In questa partita della Finanziaria tutti hanno avuto ciò che volevano, dai taxisti ai violoncellisti? Solo l?umanitario resta fuori, come un mondo di pezzenti. Non nutro grandi aspettative».
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