Volontariato

Enrico Letta nel mirino delle BR

I terroristi indagavano l'ex ministro. Nel computer della Banelli si parlava anche di altri nomi da colpire.

di Redazione

Dopo l’omicidio di Marco Biagi, nel mirino delle Br c’era Enrico Letta, ex ministro del governo Amato ed esponente di primo piano dell’ Ulivo. Lo ha rivelato l’avvocato Walter Biscotti, legale della famiglia del sottufficiale della Polfer Petri, ucciso in uno scontro a fuoco su un treno dalle Br.
«Dall’esame dei file della Banelli – ha detto l’avvocato Biscotti – emerge un’attività di indagine delle Brigate Rosse nei confronti di Enrico Letta». «Attività d’inchiesta nei confronti di Enrico Letta», è questo il capitolo che è agli atti del processo.
Nel file delle Br si spiega che erano oggetto di attività d’indagine anche Giovanni Salvadori, all’ epoca dei fatti segretario regionale della Cisl Toscana, nonché Mario Catalini, presidente di un ente toscano per l’artigianato denominato Ebret.

«È un fatto inquietante che non fa venire meno, però, l’ impegno che ciascuno di noi manifesta nell’ attività in cui è impegnato». Così il segretario della Cisl Toscana Gianni Salvadori ha commentato la notizia che il suo nome è comparso, assieme a quelli di Enrico Letta e di Mario Catalini presidente di un ante toscano di artigianato, nel file di Cinzia Banelli, come rivelato oggi dal legale della famiglia del sovrintendente Petri.
«È la conferma – ha aggiunto Salvadori – di un attacco alle forze riformatrici di questo paese; confido che le forze dell’ordine abbiano assicurato alla giustizia tutti i brigatisti di questa nuova colonna e mi sento sereno nell’ affrontare il futuro».

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