Mondo
Esecuzioni in Libano, l’ipocrisia dell’Unione Europea
Le considerazioni di Nessuno Tocchi Caino: "Gli appelli Ue sarebbero stati più credibili se lUe avesse fatto approvare una risoluzione per la moratoria allultima Assemblea Generale dellOnu"
Sulla ripresa delle esecuzioni in Libano dopo cinque anni di moratoria è intervenuto Sergio D?Elia, criticando la linea di condotta dell?Unione Europea che, secondo il Segretario di Nessuno tocchi Caino, ?si è limitata alle solite petizioni di principio?.
Il riferimento è al messaggio urgente al presidente Lahoud inviato dal Silvio Berlusconi, nel quale si ricorda “la ferma opposizione del governo italiano alla pena capitale e il forte sostegno alla moratoria delle esecuzioni”, e al comunicato ufficiale del premier irlandese Bertie Ahern, Presidente di turno dell’Unione Europea, che nel sollecitare il Libano a ripensare la decisione di riprendere le esecuzioni considera l’uso della pena di morte come “un affronto alla dignita’ degli esseri umani”.
?Gli appelli dell?Europa contro la ripresa delle esecuzioni in Libano ? ha dichiarato Sergio D?Elia ? sarebbero stati più credibili e più forti se l?UE avesse presentato e fatto approvare una risoluzione per la moratoria all?ultima Assemblea Generale dell?Onu.? ?L?Unione Europea non può dire ?no? alla moratoria universale, rivolta cioè a tutti i paesi che ancora praticano la pena di morte, e poi pretendere di ottenerla da uno solo di essi, come se le esecuzioni fossero un problema solo in Libano e non anche in altri paesi, come Cina e Stati Uniti.?
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