Nuovi strumenti
Esg, la blockchain conquista anche la rendicontazione sostenibile
Cassa depositi e prestiti è tornata sul mercato delle emissioni Esg, lanciando il suo secondo green bond, per un ammontare di 500milioni di euro. Questa emissione utilizza la blockchain per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità. «È uno strumento che consente di monitorare in tempo reale le linee di sostenibilità e gli impatti da parte degli investitori», spiega Floriano Dian, head of digital & technology di Cassa depositi e prestiti
di Alessio Nisi

Portare su blockchain i dati della rendicontazione di un’emissione obbligazionaria sostenibile offrendo agli investitori un’ulteriore modalità per verificare l’allocazione dei proventi e gli impatti. Con questo approccio Cassa depositi e prestiti – Cdp è tornata sul mercato lanciando il suo secondo
green bond, destinato agli investitori istituzionali per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro.
Digitalizzare i dati
L’innovazione introdotta da Cdp punta a garantire una maggiore trasparenza attraverso il ricorso alla tecnologia che permette la tokenizzazione delle informazioni di rendiconto relative all’operazione finanziaria in questione. Ma cosa significa tutto ciò nel concreto? «Tokenizzare la
rendicontazione degli esg bond», spiega Floriano Dian, head of digital & technology di Cassa depositi e prestiti, «vuol dire digitalizzare i dati sulla blockchain rappresentandoli attraverso uno smart contract, ovvero un contratto digitale».
Monitoraggio in tempo reale
Uno strumento, quello della blockchain, che consente di monitorare in tempo reale «le linee di sostenibilità e gli impatti da parte degli investitori». Le
informazioni saranno quindi notarizzate attraverso questo metodo, certificando l’ufficialità e la robustezza dei dati.
Nel dettaglio, l’informatizzazione interessa i dati di rendicontazione standard (impieghi delle risorse, classificazione nelle categorie di sostenibilità, l’impatto prodotto) «che vengono riportati», spiega Dian, «anche in forma digitalizzata sulla blockchain. Questa è la principale innovazione che abbiamo introdotto e che rappresenta anche un primo esempio in Europa».

Un registro pubblico non modificabile
Cdp si è fatta promotrice di un avanzamento tecnologico significativo nell’ambito finanziario con l’intento di rafforzare la fiducia degli operatori nelle scelte di investimento sostenibile. Questo perché «dobbiamo immaginare la blockchain», aggiunge, «come un registro pubblico digitale accessibile a chiunque, ma non modificabile, nel quale la scrittura dei dati avviene attraverso un processo di consenso di tanti partecipanti indipendenti tra loro».
Riassumendo, parliamo di uno strumento «trasparente perché è accessibile a chiunque. Affidabile perché viene scritto con un sistema di condivisione ed è integro perché non è modificabile una volta che è stato scritto. Infatti, non esiste la possibilità per una persona di scrivere un dato sulla blockchain senza che gli altri nodi che gestiscono il sistema di consenso l’abbiano verificato», sottolinea Dian.

Digitale e sostenibilità
Il digitale della blockchain è anche sostenibile? Non sempre, ma il protocollo utilizzato da Cdp lo è. «È un meccanismo di consenso altamente efficiente dal punto di vista energetico», spiega sempre Dian.
E soprattutto blockchain e criptovalute non sono sinonimi. «La blockchain è un’infrastruttura digitale di certificazione», che può essere utilizzata anche per bitcoin e simili, ma non solo. I suoi ricorsi oggi vanno dagli smart contract alla tracciabilità immobiliare e agricola. Tornando al green bond di Cdp , i proventi saranno destinati a iniziative con impatti ambientali positivi, che interesseranno settori come quelli delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile.
Il green bond
L’emissione rappresenta, inoltre, il primo bond Cdp riservato a investitori istituzionali quotato esclusivamente sul Mercato telematico delle obbligazioni – Mot di Borsa italiana. Il collocamento è stato, infatti, effettuato nell’ambito del Debt issuance programme – Dip di Cdp, il programma da 15 miliardi di euro dedicato a emissioni a medio-lungo termine per investitori istituzionali, approvato da Consob lo scorso 7 maggio e ammesso a quotazione da Borsa Italiana.
Il bond è, inoltre, il primo emesso nell’ambito del nuovo Green, social and sustainability bond framework di Cdp, aggiornato a dicembre 2023, in linea con i Green bond principles dell’International capital market association – Icma.
Cassa depositi e prestiti conferma così il proprio ruolo di riferimento nella finanza sostenibile, portando a undici il numero di emissioni Esg collocate sul mercato dal 2017, per un valore totale di 7,25 miliardi di euro.
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In apertura foto di Robs per Unsplash. Nel testo foto di ufficio stampa Cassa depositi e prestiti
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