Mondo

Estremisti islamici attaccano, in migliaia in fuga

Escalation di attentati da parte di Boko Haram

di Redazione

Migliaia di persone stanno fuggendo da Maiduguri, città della Nigeria nordorientale, dopo l’escalation di violenze costata la vita ad almeno 40 persone nelle ultime settimane.

Tra le persone in fuga, riporta la Bbc, vi sono molti giovani, tanti studenti che hanno deciso di lasciare la città dopo la chiusura delle università. Il timore è che il gruppo estremista islamico locale Boko Haram sferri nuovi attacchi e prenda di mira soprattutto il sistema dell’istruzione.

I militanti di Boko Haram, che in lingua Hawsa significa ‘la cultura occidentale è proibità, sono noti anche come i Talebani della Nigeria. A Maiduguri, riferisce il corrispondente locale della Bbc, regna la paura e tra chi è rimasto in città molti vivono chiusi in casa.

A causa dell’esodo le fermate dei bus sono affollate, mentre in tanti scelgono di lasciare la città a piedi, portando con sè con i propri averi. Ieri mattina, una pattuglia militare è stata attaccata a Maiduguri e nel caos quattro persone sono state uccise a colpi d’arma da fuoco e due soldati sono rimasti feriti.

Nelle ultime ore si è registrata anche un’esplosione in una chiesa della località di Suleja, vicino Abuja. L’attacco non ha provocato vittime.

Nel mezzo delle tensioni, le forze di sicurezza, che nelle ultime settimane avrebbero ucciso diversi militanti di Boko Haram, sono state accusate di aver aperto il fuoco in modo indiscriminato dopo la deflagrazione. «Sono arrivati urlando ‘mani in altò e poi hanno iniziato a sparare – ha raccontato alla Bbc un testimone coperto da anonimato – Pensano che persone come noi, civili, stiano nascondendo i militanti».

Da sabato scorso a Maiduguri è stata vietata la circolazione delle moto, per evitare sparatorie da parte dei militanti di Boko Haram, che spesso prendono di mira agenti delle forze di sicurezza e politici.

Alla vigilia di Natale dello scorso anno una serie di attacchi colpì le chiese cristiane di Maiduguri, provocando la morte di otto persone. Gli attentati vennero rivendicati da una formazione islamica considerata vicina al gruppo Boko Haram.

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