Famiglia
Eutanasia: l’archiviazione di Cremona crea un precedente
Soddisfatto il dottor Riccio: l'archiviazione della pratica disciplinare contro di lui dice che le terapie si possono sospendere anche quando sono salvavita
di Redazione
“Personalmente sono molto contento, questa vicenda era per me motivo di grande preoccupazione”. Cosi’ Mario Riccio, l’anestesista che il 20 dicembre scorso aiuto’ Piergiorgio Welby a morire, staccandogli il respiratore che lo teneva in vita, commenta ai microfoni dell’agenzia radiofonica Grt la notizia dell’archiviazione del procedimento a suo carico decisa dall’Ordine dei medici di Cremona. “Al di la’ dell’aspetto personale- sottolinea Riccio- deontologicamente parlando, questa decisione stabilisce un principio molto importante: interrompere una terapia ora e’ possibile anche quando questa, come si e’ trattato nel caso di Welby, e’ una terapia salvavita”. “Ora spero che sia l’occasione- conclude il medico- per permettere un ulteriore dibattito su queste tematiche nel nostro Paese”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.