Non profit
EVENTI. Per Stand Up 2008, mobilitate 116 milioni di persone
In Italia sono state 406.579 i partecipanti
di Redazione
CONTRO LA POVERTA’ E PER GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO
Oggi i promotori della mobilitazione “Stand Up! Take Action” contro la povertà annunciano che oltre 116 milioni di persone – quasi il 2% della popolazione mondiale – si sono mobilitate in 131 paesi alzandosi in piedi per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. La mobilitazione, che è stata certificata dalla Guinness come la più grande mobilitazione di massa, ha mandato un chiaro messaggio ai leaders del mondo affinchè non rimangano seduti mentre la promessa di porre fine alla povertà continua a non essere mantenuta.
In Italia oltre 400mila persone si solo alzate in piedi per chiedere al governo di aumentare e migliorare gli aiuti ai più poveri, di rispettare la promessa di raggiungere entro il 2015 gli otto obiettivi di Sviluppo del millennio. Per tre giorni, dal 17 al 19 ottobre, tutto il territorio italiano è stato coinvolto nella mobilitazione globale contro la povertà e centinaia di iniziative si sono svolte in tutte le regioni. L’Italia con 406.579 persone è il primo paese in Europa per numero di adesioni all’edizione 2008 dello Stand Up. L’iniziativa in Italia è stata promossa dalla Campagna del Millennio e dalle principali organizzazioni della società civile: Acli, ActionAid, Agesci, Amref, Arci, Associazione Ong Italiane, Caritas Italiana, Cgil, Cini, Cisl, Coalizione Italiana contro la Povertà, Oxfam/Ucodep, Save the Children, Tavola della pace, Terre des hommes, Unicef, La Sapienza Università di Roma, Volontari nel mondo Focsiv, WWF Italia.
»Questa è senza dubbio la più grande mobilitazione da quando la Guinness ha cominciato a registrare i records, i cittadini di tutto il mondo hanno focalizzato l’attenzione dei loro leaders sia a livello nazionale che globale sul fatto che i loro impegni per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio entro il 2015 non sono stati mantenuti – non sono più accettabili né ritardi né scuse – afferma Salil Shetty, Direttore della Campagna del Millennio delle Nazioni Unite -Già i leaders del mondo stanno reagendo. La storia ci ha mostrato che le mobilitazioni di massa hanno il potere di cambiare il corso della storia e non fermeremo la nostra azione di mobilitazione e di advocacy prima che gli Obiettivi del Millennio siano stati raggiunti per i poveri della terra».
«Questo è un nuovo tipo di azione che il mondo sta osservando con attenzione e mostra come al livello locale si possa incidere sul livello globale. Le donne dei paesi africani stanno mettendo in collegamento e unendo milioni di cittadini in altri paesi ed i giovani stanno facendo proprio gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio come mai prima d’ora. Migliaia di azioni, fotografie e messaggi mostrano una forte ondata di determinazione, e che una nuova struttura finanziaria globale deve basarsi su uguaglianza e giustizia di genere» afferma Sylvia Borren, GCAP Co-Chair of the Global Call to Action Against Poverty (GCAP) che questa settimana ha partecipato agli eventi Stand Up negli Stati Uniti.
«Questo straordinario numero mostra chiaramente che lo scenario “Business As Usual” non può andare avanti – afferma Eveline Herfkens, Special Advisor to the Administrator of the United Nation Developmant Programme-. Nell’attuale momento di crisi finanziaria è urgente l’azione dei governi anche perché quando i mercati finanziari hanno il raffreddore i poveri prendono la polmonite. I leaders del mondo devono prendere nota ed agire subito».
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