Cultura
Ex dirigenti Acli invitano al voto sul referendum
"Pur avendo, nel merito dei quesiti referendari, posizioni diverse, noi andremo a votare."
di Redazione
Siamo ?nati? alla vita civile e sociale nelle Acli. Molti di noi hanno avuto responsabilità rilevanti nell’Associazione.
Siamo stati conquistati e motivati, giovanissimi, da un sistema di valori che aveva i suoi cardini nella partecipazione alla vita della comunità e nell’autonoma assunzione di responsabilità dei laici cristiani nelle concrete scelte sociali e politiche (Costituzione conciliare “Gaudium et spes”, n. 75). Ci ha motivato l’idea che fosse bene spendere le nostre vite occupandoci anche “degli altri” e non solo di noi stessi. Una convinzione che ha segnato la nostra formazione e che ci ha accompagnato in tutto il nostro percorso personale e politico.
Per questi motivi, l’indicazione della Conferenza Episcopale Italiana, fatta propria dalle Acli, di astenersi dal voto nel referendum sulla procreazione assistita, ci ha particolarmente stupito e amareggiato. Siamo stati abituati a pensare ad una Chiesa e a dei laici cristiani che si battono per promuovere i propri valori in una società pluralista, senza nascondersi dietro escamotages umilianti.
Ci hanno spiegato che l’astensione è legittima, ed in effetti non è questo in discussione; ma dubitiamo che essa sia la scelta giusta dal punto di vista etico e civile. Oltretutto, ci sembra un pessimo messaggio per le nuove generazioni, di cui si lamenta spesso il disinteresse per la cosa pubblica. Ci dicono che l’astensione non è disimpegno e fuga, ma essa non permette certo di distinguersi da coloro che non vanno a votare per apatia e disinteresse per la comunità.
Noi riteniamo che i Vescovi abbiano il dovere di richiamare i principi della dottrina cristiana, ma rivendichiamo ai singoli cristiani il diritto, nel rispetto della laicità dello Stato, di compiere le scelte che essi, in coscienza, ritengono meglio corrispondere, in un determinato momento, alle esigenze della convivenza civile.
Pur avendo, nel merito dei quesiti referendari, posizioni diverse, noi andremo a votare.
Andrea Amato – Pier Paolo Benedetti – Pinuccia Bertone – Gianna Bitto – Mariangela Bogliaccino – Geo Brenna – Francesco Calmarini – Anna Ciaperoni – Maria Coscia – Giovanna Cumino – Tom Dealessandri – Francesco De Falchi – Dolores Deidda – Antonietta De Santis – Costanza Fanelli – Marta Farinati – Toni Ferigo – Maria Filippi – Emilio Gabaglio – Maria Gallo – Renzo Innocenti – Lorenzo Loporcaro – Lucia Magnano – Anna Maria Marlia – Franco Passuello – Antonio Picchi – Carlo Pignocco – Sandra Ramadori – Giuseppe Reburdo – Lorenzo Scheggi Merlini – PierGiuseppe Sozzi – Fausto Tortora
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