Non profit

EXPO 2015. Nata la fondazione Alliance for Africa

Una sede a Milano e una in Ghana per «realizzare progetti coerenti con gli obiettivi del Millennio»

di Redazione

«Oggi rinnoviamo il patto di amicizia tra Milano, la Lombardia e l’Africa dando vita al Comitato promotore di Alliance for Africa. Un’alleanza che metterà in campo la volontà e gli strumenti per realizzare progetti di sviluppo nel campo della formazione, in particolare nel settore agro-alimentare, della sanità e dei servizi pubblici. Le nostre firme danno il via a un percorso di condivisione e di progettualità».  Così è intervenuta il Sindaco e Commissario Straordinario delegato dal Governo per l’Expo 2015 Letizia Moratti, insieme con il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente della Fondazione Milano per l’Expo 2015 Diana Bracco e l’ex Presidente della Repubblica del Ghana John Kufuor, alla presentazione, nella sala Parlamentino di Palazzo dei Giureconsulti delle iniziative di Alliance for Africa.

«Il Comitato che nasce oggi – ha sottolineato il Sindaco – è uno degli strumenti operativi più adeguati per questo tipo di progettualità.  E’ uno strumento aperto alla partecipazione di tutti.  Potrà ricevere il contributo di soggetti pubblici e privati in piena autonomia, in attuazione concreta del principio di sussidiarietà». La Fondazione avrà una sede a Milano, e una ad Accra, nel Ghana, per un collegamento diretto con le realtà interessate dai progetti.

I progetti, indicati dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite del 2000 e sottoscritti nel 2007 da Milano ed Expo, hanno lo scopo di dare concretezza agli obiettivi della Millennium Campaign.  Lo scorso ottobre in occasione della prima edizione del Festival dell’Alimentazione di Milano, sono stati rilanciati dal sindaco Moratti e da Eveline Herfkens, fondatrice della Campagna. «Expo 2015 non è solo un grande evento pubblico: è anche un atto di responsabilità. Perché i poveri nel mondo non paghino il prezzo più alto. Proprio pochi giorni fa,  – ha ricordato Letizia Moratti – al World Economic Forum di Davos l’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan ha esortato il mondo a non dimenticare questi obiettivi, soprattutto in tempi di crisi.
Sottoscrivo questo appello. E aggiungo che creare sviluppo significa anche reagire alla crisi, e gettare le basi per il ciclo di ripresa».

I lavori sono iniziati durante le fasi di preparazione della candidatura milanese ad Expo 2015, «ma non solo – ha precisato Letizia Moratti – l’Amministrazione ha intrecciato da tempo rapporti con vari Paesi africani. Sono 45 i progetti di cooperazione che il Comune di Milano ha avviato dal 2006 ad oggi. Gran parte di essi hanno già raggiunto risultati molto significativi di progetti molto concreti. Il Comitato  – ha continuato il Sindaco – che nasce oggi sarà uno strumento in più, per sostenere i progetti in corso e crearne di nuovi». «Sono realizzazioni concepite con un ottica di sviluppo a rete. Si parte – ha spiegato Letizia Moratti – con una realizzazione sperimentale su un problema concreto, mettendo a disposizione il know how delle nostre eccellenze imprenditoriali o di ricerca. Quel progetto diviene poi un laboratorio e diffonde tecniche ed esperienza ad aree omologhe per bisogni o caratteristiche».

Molti di questi progetti si propongono di diffondere l’istruzione e la cultura. «Combattere l’analfabetismo non è meno importante che combattere la fame. Possiamo saziare le persone – ha aggiunto il Sindaco – ma dobbiamo poi metterle in grado di fare sviluppo. E questo è possibile solo con la cultura. L’Africa ha immensi giacimenti culturali. L’arte, la musica, la filosofia africane possono darci molto. Oggi dunque – ha concluso il Sindaco Moratti – rilanciamo questo impegno comune grazie alla presenza del Presidente Kufuor, che rappresenta qui l’intero continente africano, e al quale sarà affidata la presidenza del Comitato. Anche questa è una scelta importante: rendere l’Africa protagonista del suo stesso sviluppo. Anche per questo, oggi è un bel giorno. Un giorno di responsabilità e di speranza».

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