Famiglia

Famiglia: Bindi, sì a fondo non autosufficienti

Il ministro per la Famiglia Rosy Bindi proporrà all'esecutivo di procedere al piu' presto alla creazione di un fondo per la non autosufficienza che aiuti economicamente le famiglie con persone disab

di Redazione

Il ministro per la Famiglia Rosy Bindi proporrà all’esecutivo di procedere al piu’ presto alla creazione di un fondo per la non autosufficienza che aiuti economicamente le famiglie con persone disabili o anziani in casa. Ad annunciarlo e’ stato lo stesso ministro nel corso di un seminario delle Acli-Colf tenuto stamane a Roma. ”Un paese civile – ha detto la Bindi – non puo’ lasciare una famiglia italiana su cinque, che ha ormai in casa un anziano non autosufficiente, da sola, senza un sostegno di alcun genere”. Spiegando lo strumento che si intende adottare la Bindi ha detto che si trattera’ di ”una scelta assolutamente universalistica ma correttamente selettiva. Occorre, infatti, – ha spiegato – sia un trasferimento di denaro ai nuclei familiari che una rete di servizi di cui il pubblico si renda responsabile ma che veda coinvolte realta’ quali il volontariato ed il Terzo Settore”. Accogliendo una proposta avanzata dalle stesse Acli il ministro Bindi ha poi aggiunto di preferire al termine ‘badante’ quello di ‘assistente familiare’. ”Dobbiamo essere grati – ha poi aggiunto – a quasi un milione di lavoratori stranieri, per lo piu’ donne, di occuparsi dei nostri anziani. Personalmente non accetto l’equazione assistente familiare-immigrato. Se e’ vero che non si tratta di un lavoro di ‘serie B’ allora dovremo pensare ad una forma di occupazione anche per gli italiani”. In questo senso il ministro Bindi ha poi sollecitato la necessita’ di creare ”un serio sistema di accreditamento e formazione, senza rinchiudersi, pero’, in recinti di sorta. Un sistema – ha concluso – che pero’ dia sicurezza e certezza alle famiglie”.
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