Famiglia

Famiglia: entro marzo i risultati dell’indagine conoscitiva

La Commissione affari sociali della Camera ha illustrato ieri il programma per l'indagine conoscitiva sulla famiglia

di Redazione

Sei mesi per indagare sulla condizione sociale delle famiglie italiane: da settembre la Commissione affari sociali della Camera sara’ impegnata a tracciare una fotografia di come vivono le persone nei nuclei familiari. Punto di partenza sara’ la questione demografica, ha spiegato il presidente della Commissione, Mimmo Luca’ in una conferenza stampa a Montecitorio, presenti anche le vicepresidenti Dorina Bianchi e Luisa Santolini. I risultati sono attesi per marzo 2007. L’obiettivo è di analizzare le trasformazioni che la famiglia ha subito negli ultimi anni e tentare poi di ridefinire delle leggi per sostenerla. Non e’ previsto, in questa sede, un approfondimento sulle unioni di fatto.

La decisione di avviare un’indagine e’ stata presa all’ unanimita’ dalla commissione, su spinta anche del programma di governo illustrato dal ministro Rosy Bindi: ”Il governo – ha detto Luca’ – ha lanciato un segnale forte, anche con l’istituzione del ministero della famiglia. Questa potrebbe essere la legislazione di svolta”. Luca’ ha ricordato che in Italia la spesa sociale per la famiglia e’ appena il 3,8% contro l’,8,2% della media europea. ”Partiamo dall’assunto che le famiglie sono un soggetto fondamentale per il benessere delle persone -ha proseguito Luca’- un soggetto che si fa carico di importanti compiti e riveste una forte rilevanza economica. Ma la famiglia e’ anche l’anello piu’ debole della vita delle persone perche’ la prima frontiera in cui si scaricano conflitti e patologie, come testimoniano i recenti fatti di cronaca. Per questo abbiamo deciso di analizzarne le condizioni sociali”. ”Dal rapporto Istat del 2005 -ha spiegato Luca’- si evince un declino demografico: abbiamo la natalita’ piu’ bassa di Europa con 550mila bambini che nascono ogni anno, di cui il 9-9,5% non italiani. Si fanno meno figli di quelli che si desiderano e sempre piu’ tardi per cause economiche portate dalla precarieta’ lavorativa, dalla difficolta’ dei giovani di rendersi autonomi prima dei 30 anni. Difficolta’ che porta la famiglia a forti oneri economici nel mantenimento di figli e anziani. In Italia -ha sottolineato Luca’- la spesa sociale per la famiglia e’ del 3,8% a fronte del 8,2% europeo che raggiunge il 10% in Nord Europa”.

Dorina Bianchi, Vice Presidente della Commissione ha poi sottolineato che ”vogliamo iniziare questa legislatura sotto il segno dell’attenzione per la famiglia. In Italia la famiglia e’ diventata il sostegno della societa’, ma dovrebbe essere il contrario. Quest’indagine, al di la’ delle complessita’ che ci troveremo davanti, e’ un modo per stare piu’ vicino al cittadino con lo sforzo di individuare le priorita’ legislative da portare avanti in Commissione, e’ un investimento sulla famiglia per capire cosa c’e’ di sbagliato in Italia visto che i giovani non lavorano e vi e’ una bassa natalita”’. Luisa Capitanio Santolini, vicepresidente della XII commissione, concludendo la conferenza, ha dichiarato: ”trovo molto positivo che in merito a quest’indagine maggioranza e opposizione si siano trovate sostanzialmente d’accordo.Non si tratta semplicemente di vedere le difficolta’ delle famiglie, ma anche gli aspetti positivi”, ricordando che ”la famiglia e’ la spina dorsale del Paese. Questa e’ un’indagine che ci puo’ aiutare molto perche’ abbiamo bisogno di sapere come muoverci, e’ una buona partenza -ha concluso Santolini- e speriamo di poter offrire al Paese una buona indagine non ideologicamente collocata”.

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