Famiglia
Famiglia, la mia vera passione
Agnese Calandrino: «Se avessi voluto far carriera avrei fatto scelte diverse fin dallinizio. Questo lavoro invece si concilia bene con i miei ideali..
di Redazione
Nome:Agnese Calandrino
Età:40
Cooperativa:Il Trifoglio
Cooperatore dal:1999
Attività prevalente: Sono presidente di una cooperativa che lavora su disabili e affido familiare
Aspettative per il futuro: Non voglio cambiare,altrimenti avrei scelto altro sin dall?inzio
Prima di tutto è una mamma. Di Andrea (18 anni), Ilaria (17), Luca (15)e Marco (8), ma anche dei bambini che ha avuto in affido attraverso l?associazione Una famiglia in più. Poi una volontaria, «perché l?esperienza di essere una famiglia aperta mi aveva fatto toccare con mano i bisogni e le esigenze». E infine, quando Marco aveva 3 anni, l?ingresso nella Cooperativa Il Trifoglio come socio volontario e – dopo solamente un anno, nel 2000 – la nomina a presidente. Agnese Calandrino, 40 anni, di Andria,continua a vedere il motivo del suo impegno nella passione, dalla prima all?ultima scelta. «Questo è stato il mio primo lavoro, io avevo scelto di stare a casa con i miei figli. Ma come mamma affidataria e come volontaria ho visto da vicino i bisogni del territorio e ho capito anche che il volontariato da solo non basta. C?era bisogno di fare sistema, di organizzare i servizi e dargli stabilità, stipulare delle convenzioni. Per questo l?associazione Una famiglia in più ha cercato qualcuno con cui unire le forze. Abbiamo incontrato una realtà che si occupava di disabili, ci siamo messi insieme e abbiamo fondato una cooperativa, che oggi segue sia l?area dell?affido sia l?area della disabilità». All?inizio i soci pagavano l?affitto di tasca propria, più che altro si trattava di un gruppo di amici che condividevano obiettivi e ideali, ma molto presto si è puntato sulla professionalizzazione degli operatori e ulla qualità dei servizi – «eravamo nati per quello!» – senza perdere la carica di passione e di idealità.
Voglia di rete. Agnese da un paio d?anni si è intestardita sull?idea di mettersi in rete, ed è riuscita a mettere in piedi il Forum territoriale di Andria. «Il nostro obiettivo è quello di essere motori di cambiamento sociale. Noi curiamo il rapporto con il territorio, ne condividiamo la storia concreta, cerchiamo il legame con le famiglie, costruiamo percorsi di vita. Ma tutto questo deve arrivare a produrre dei cambiamenti, modificare la situazione presente. Per noi è importante crescere in progettualità, è anche un modo per creare lavoro per i tanti giovani che ci accompagnano».
Le delusioni ci sono, i problemi anche. Le aspettative e le motivazioni sono alte, Agnese sa benissimo che per professionalità e competenze Il Trifoglio potrebbe avere molte più opportunità, ma i soldi mancano e gli assessori spesso sono assenti… Le istituzioni così latitano e a volte neanche li chiamano ai tavoli dei Piani di zona. «Sono appena uscita da una riunione del Forum: abbiamo deciso di essere combattivi, possiamo permettercelo. Non ci convocano? Fa niente, ci presentiamo noi. Tanto noi lo sappiamo di cosa ha bisogno la nostra gente». Di cambiare mestiere non se ne parla neanche: «Se avessi voluto far carriera avrei fatto scelte diverse fin dall?inizio. Questo lavoro invece si concilia bene con i miei ideali, è anch?esso uno ?scegliere la famiglia?». Certo da un punto di vista personale un po? le mancano i primi tempi, quelli dei contatti diretti con le persone, però va bene così: «Mi faccio voce delle famiglie, troppo spesso loro hanno bisogni e non li esprimono»
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