Famiglia
Famiglia: matrimoni più instabili e in diminuzione
Un'indagine presentata dalla Conferenza nazionale sulla famiglia
di Redazione
Matrimoni sempre piu’ instabili e in diminuzione nel nostro Paese. Un Paese con un basso tasso di fertilita’ e quindi con famiglie sempre piu’ ‘piccole’. E’ la fotografia della famiglia italiana quale emerge dal dossier statistico consegnato ai partecipanti della prima Conferenza nazionale sulla famiglia che ha preso il via questa mattina a Firenze. Il numero dei matrimoni, rileva il rapporto, e’ in diminuzione dal 1972 anno in cui si sono registrati poco meno di 419.000 unioni contro le 250.979 rilevate nel 2005. E’ poi cresciuta sia l’eta’ al primo matrimonio delle donne, che decidono di convolare a nozze intorno ai 30 anni che degli uomini, che dicono ‘si” a 32, 4 anni in piu’ dell’eta’ media dei loro genitori. E’ invece in aumento la quota dei matrimoni successivi al primo che si e’ attestata sul 12,2%, rispetto all’8,3% del ’95, mentre quella dei matrimoni religiosi e’ in diminuzione (nel ’95 era l’80% contro il 67,6%). Aumenta, di contro l’instabilita’ matrimoniale. Sono infatti in crescita separazioni e divorzi. In base al rapporto, le separazioni legali nel 2004 sono state 83.179 contro le 52.323 del 1995, mentre i divorzi, sempre nel 2004 sono stati 45.097 contro i 27.038 del ’95. L’eta’ alla separazione per gli uomini e’ di 43 anni contro i 40 delle donne mentre l’eta’ al divorzio e’ rispettivamente di 45 e 41. Il tasso di separazione e’ pari a 283 separazioni ogni 100.000 coniugati. I minori coinvolti nelle separazioni sono stati 64.292 nel 2004 e, l’83,2% e’ stato affidato alla madre, il 3,6% al padre e il 12,7 ad ambedue i genitori.
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