Non profit

Fao: partnership per le foreste del Mediterraneo

Insieme dodici istituzioni e organizzazioni con sei paesi dell'area sud e orientale

di Redazione

Nasce una nuova partnership per le foreste del Mediterraneo. Lo annuncia la Fao riferendo che la partnership è stata creata per affrontare le principali sfide riguardanti le foreste della regione, aggravate dal duro impatto del cambiamento climatico. La partnership è stata annunciata durante la Seconda Settimana della Foresta Mediterranea, che si sta svolgendo in questi giorni ad Avignone, in Francia. «La Partnership di Collaborazione per le Foreste nel Mediterraneo contribuirà a sollevare l’attenzione sulla ricchezza delle funzioni vitali che le foreste della regione forniscono ai loro abitanti» afferma Eduardo Rojas-Briales, vicedirettore generale, Dipartimento Foreste della Fao, aggiungendo che «tra queste vi sono la protezione del suolo e dell’acqua, la valorizzazione del territorio, il sequestramento del carbonio e la conservazione della biodiversità».
«È urgente – sollecita Rojas-Briales- unire i nostri sforzi al fine di conservare e preservare queste funzioni vitali per le generazioni future». La partnership coinvolge dodici tra istituzioni e organizzazioni, tra cui la Fao, e riguarderà principalmente sei paesi del Mediterraneo Meridionale e Orientale: Marocco, Algeria, Tunisia, Siria, Libano e Turchia. «La nuova partnership – riferisce ancora la Fao – è uno strumento dinamico al servizio di tutti i soggetti interessati nella regione mediterranea, per affrontare le crescenti sfide che minacciano gli ecosistemi forestali della regione e per dar maggior risonanza al valore di tali aree forestali e alla urgente necessità di proteggerle».

La partnership, spiega la Fao, mira a integrare le politiche e gli investimenti a livello nazionale in modo da adattare le foreste al cambiamento climatico. Questo implicherà il coinvolgimento di diversi settori quali quello forestale, l’agricoltura, lo sviluppo urbano, la gestione dell’acqua, l’ambiente, la pianificazione della gestione del territorio, l’istruzione, il turismo.
Ulteriore scopo è sviluppare un approccio regionale integrato alla gestione delle foreste e in particolare alla prevenzione degli incendi boschivi, attraverso la condivisione di competenze, conoscenze e migliori pratiche. A livello locale la partnership contribuirà a promuovere una gestione sostenibile delle foreste tra i vari soggetti interessati, quali comunità locali, proprietari e amministratori del settore, contadini, allevatori, ambientalisti, gestori di aree protette e studiosi.

«Il bacino del Mediterraneo – sottolinea l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – perde ogni anno tra 0,7 e un milione di ettari di foreste a causa degli incendi, una perdita stimata in termini economici attorno al valore di un miliardo di euro. La regione del Mediterraneo sta assistendo a un considerevole aumento nella durata e nella frequenza delle siccità e delle ondate di caldo, che si traduce in un crescente rischio di incendi boschivi di larga scala così come in una maggiore scarsità d’acqua, che si ripercuote a sua volta sulle popolazioni rurali e urbane».

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