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FAQ

Domande e risposte (di Graziella Teti).

di Redazione

E’ vero che l?Italia è fanalino di coda per numeri?
No. Il nostro è il Paese che adotta più bambini stranieri dopo Stati Uniti e Spagna. Negli ultimi vent?anni, secondo il ministero per le Pari opportunità, il nostro Paese ha decuplicato il numero delle adozioni internazionali. Dai circa 300 bambini stranieri adottati nel 1982 si è passati infatti ai 2.756 del 2003: il 25% in più rispetto al 2002.

Quanto costa adottare?
Sono state fissate tre fasce che si basano sui servizi forniti nel disbrigo delle pratiche in Italia.
Fascia A (servizi essenziali): max 1.360 euro
B (servizi di base+ integrativi): 2.231,62 euro
C (servizi per ulteriore supporto della coppia): 3.596,32 euro
Per la parte dell?iter burocratico all?estero ci sono ulteriori spese che variano a seconda del Paese straniero.

Le coppie di fatto sono escluse ?
Sì. Per le coppie appena sposate al momento della dichiarazione di disponibilità si tiene conto, però, della precedente convivenza more uxorio per almeno tre anni. Le coppie non devono avere in corso o di fatto alcuna separazione. È l?art. 6 della legge n.184/1983 a indicare altri requisiti fondamentali: la differenza d?età massima con il figlio per entrambi è di 45 anni (e minima di 18) ed è necessario essere in possesso delle capacità di educare, istruire e mantenere il figlio adottivo.

L?adottato maggiorenne ha diritto a conoscere i genitori naturali?
Sì, se sussistono gravi e comprovati motivi di salute psico-fisica del giovane, oppure quando i genitori adottivi sono deceduti o divenuti irreperibili. Negli altri casi, può esercitare questo diritto a 25 anni. Tuttavia l?accesso alle informazioni non è consentito se l?adottato non sia stato riconosciuto alla nascita dalla madre naturale e qualora anche uno solo dei genitori biologici abbia dichiarato di non voler essere nominato, o abbia manifestato il consenso all?adozione a condizione di rimanere anonimo.

È difficile dare un fratello al primo adottato?
Non ci sono impedimenti a un?ulteriore adozione per la coppia che ha già un figlio adottato. È importante sottolineare che si deve tener conto delle esigenze dei due bambini, in modo che l?abbinamento non alteri l?equilibrio familiare. Anzi il fatto che ci sia già un bambino in famiglia può costituire un aspetto positivo.

Quali paesi hanno i tempi più veloci?
Ci sono nazioni che hanno procedure snelle, ma in questi mesi i tempi si sono allungati un po? ovunque, non per l?iter ma perché sono aumentate le liste d?attesa. Ci sono cioè numerose coppie che aspettano anni l?abbinamento più adeguato. Ad esempio per adottare bambini della Thailandia basterebbero 3 mesi, che per il numero di domande diventano però 3 anni.

Perché è difficile adottare un bimbo africano?
L?adozione in Africa si trova ancora all?anno zero. Sui 5.750 bambini adottati in Italia negli ultimi anni, appena 261, cioè il 4,5% proveniva dall?Africa e gran parte (230 su 261) arrivava dall?Etiopia, Paese in cui l?adozione è ben avviata . In molti altri Stati non è prevista, o non ci sono protocolli per la dichiarazione di adottabilità del minore, o manca un accordo bilaterale con il nostro Paese (Marocco).

Perché su 15.374 coppie idonee solo 4.929 hanno adottato in un anno?
Perché non c?è il bambino per tutti, e la maggioranza chiede requisiti che non sempre sono reperibili. Ci sono poi precise scelte dei governi: in India, ad esempio, è stato stabilito di destinare alle adozioni internazionali solo gli orfani ?scartati? dalle coppie indiane.

Cosa succede se i genitori muoiono nell?anno di affido preadottivo?
Se tra i familiari frequentati dal bambino c?è una coppia, zii o anche amici, che riproducano le due figure parentali e che siano particolarmente motivati, il giudice può accordare a loro l?adozione. Il giudice può anche decidere, caso per caso, di affidare il bambino a un?altra figura, anche single, significativa per lui (vedi un nonno vedovo). Altrimenti il bambino è proposto a un?altra coppia.

Graziella Teti – CIAI (testo
raccolto da Carmen Morrone)

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