Non profit

Fare squadra per fare meglio

Veneto

di Redazione

«L’assemblea di Federsolidarietà sarà un momento in cui le realtà regionali sapranno produrre una presidenza forse meno carismatica rispetto a quella di Vilma Mazzocco, cooperatrice della prima ora, forse più normale ma comunque professionale ed efficace»: è l’auspicio di Ugo Campagnaro (52 anni, sposato, due figli), capo della federazione veneta (una realtà in crescita, nonostante la crisi: da meno di 300 si è passati lo scorso anno a 400 cooperative). «Come delegato nazionale ho avuto modo di incontrare molti colleghi e sono sicuro che verrà fuori una squadra capace di lavorare in maniera collegiale». Una sottolineatura che non stupisce chi lo conosce: fin da quando è arrivato alla cooperazione da obiettore di coscienza, Campagnaro ha preferito risposte condivise. Come quando ha contribuito alla costituzione della cooperativa Fratres, che fu «la risposta a problemi complessi dei disabili elaborata insieme da obiettori e famigliari». Squadra è la parola d’ordine anche per il futuro: «Sono moltissimi i temi da affrontare: dalla fatica delle cooperative di tipo B che possono dare risposta al bisogno crescente di lavoro per le persone svantaggiate, alla relazione con il mondo sanitario. La cooperazione è spesso interpretata come “sociale”: va sviluppato l’aspetto socio-sanitario».

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