Welfare

Farian Sabahi: La G2 ha spiazzato l’Italia

Secondo la studiosa iraniana, il tempo dei pregiudizi è alle spalle. Ma bisogna mirare alto. "Un salone del libro tutto vostro" (di Hassan Bruneo).

di Redazione

Farian Sabahi è giornalista e scrittrice, ed insegna al master sull?immigrazione della Scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano. È autrice di libri importanti sull?Iran («Un paese pieno paradossi, che lo fa sembrare più complesso di quel che è. Punisce a morte gli omosessuali e paga il cambiamento di sesso per i transessuali!», dice). Fairan Sabahi scrive sull?Islam e il Medio Oriente per Il Sole 24 Ore. È un?osservatrice privilegiata dei media italiani. Yalla Italia l?ha intervistata.
Yalla: Qual è l?approccio dei media italiani nei confronti delle seconde generazioni?
Farian Sabahi: Le seconde generazioni non sono solo figli di matrimoni misti ma anche di coppie immigrate. Di G2 si discute da poco tempo e, bisogna ammetterlo, questo fenomeno continua a sorprendere sia i cittadini italiani sia i mezzi di informazione. Io stessa sorrido quando vedo i ragazzi cinesi parlare in romanesco stretto. Non credo sia razzismo, quanto una sorpresa sincera. Per lo meno nel caso delle G2.
Yalla: Riscontra delle differenze tra come i media italiani e quelli stranieri si occupano delle nuove generazioni e dei figli nati da genitori appartenenti a culture diverse?
Sabahi: Certo, i media di Paesi come la Francia e il Regno Unito hanno una maggiore esperienza nei confronti dei figli degli immigrati. E il politicamente corretto è spesso una delle regole del gioco. In Italia non sempre è così, nel bene e nel male. La G2 è un fenomeno recente, un?etichetta che vent?anni fa nessuno si sognava di affibbiare e, come tutte le etichette, quella di G2 può non essere apprezzata: essere incasellati non fa piacere, credo, a nessuno. A mio parere sono meglio identità mobili, in continuo movimento (ed evoluzione) come quelle di cui scrisse Edward Said nella sua autobiografia Out of place..
Yalla: Molti intellettuali lamentano una scarsa visibilità data a giovani e talentuosi autori e scrittori immigrati o esponenti delle seconde generazioni. Secondo lei come si può favorire una maggiore circolazione di idee e favorire questi talenti?
Sabahi: Con una maggiore disponibilità da parte delle case editrici, dei giornali, della tv, con i premi ai lavori letterari svolti dagli immigrati e dai loro figli. Bisogna creare interesse, ci vuole tempo. Si potrebbe, per esempio, dedicare un salone del libro alle seconde generazioni.

Hassan Bruneo