Famiglia
Farmaci: triplicato l’uso dei prodotti per bimbi iperattivi
Boom di utilizzo dei farmaci contro la sindrome da iperattivita' e deficit dell'attenzione (Adhd) nel mondo
di Redazione
L’impiego di questa categoria di prodotti tra bimbi e adolescenti del pianeta e’ quasi triplicato (+274%) nel decennio 1993-2003, e nello stesso periodo la spesa per i medicinali anti-Adhd e’ aumentata di circa 9 volte. Lo rivela uno studio americano coordinato dall’economista Richard Scheffler dell’universita’ della California di Berkeley. Secondo l’esperto, “l’Adhd potrebbe diventare il disturbo pediatrico piu’ ‘medicalizzato’ in assoluto”.
Non solo. Considerando gli elevati costi delle nuove terapie contro la sindrome, aggiunge, “nei prossimi 10 anni la spesa e’ destinata a ‘lievitare’ ulteriormente”. Scheffler e colleghi hanno consultato un database farmaceutico internazionale, esaminando i numeri di quasi 70 Paesi. Gli specialisti hanno quindi osservato che, dal 1993 al 2003, le nazioni in cui vengono utilizzati i farmaci anti-Adhd sono salite da 31 a 55.
Gli Stati Uniti sono primi in classifica: Oltreoceano assume infatti questi medicinali un bambino o adolescente su 25, e negli Usa si concentra l’83% del totale prescrizioni, per una spesa totale pari a 2,4 miliardi di dollari nel 2003. Alti in graduatoria anche Canada e Australia, con livelli di impiego superiori al previsto. L’Adhd, ricordano gli esperti, causa problemi quali scarsa concentrazione, distrazione, iperattivita’, impulsivita’. I farmaci specifici sono efficaci nell’alleviare i sintomi, ma il loro uso e’ spesso oggetto di accese controversie.
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